venerdì 3 marzo 2023

L'Amaca

 

Un bambino di 53 anni
DI MICHELE SERRA
Se mi chiamassi Antonfrancesco Vivarelli Colonna, avessi 53 anni e fossi il sindaco di Grosseto, mi sentirei nelle condizioni ideali per considerarmi un uomo adulto. Gratificato da un incarico pubblico importante. Con la fascia tricolore che mi inghirlanda la pancia.
Ma i post contro Elly Schlein che il signor Antonfrancesco ha concepito e pubblicato smentiscono tragicamente questa tesi. Sono i post di un bambino, bene che vada di un ragazzino. Appartengono a quell’età psichica nella quale ancora non si controllano le pulsioni, l’aggressività, la vulnerabilità propria e altrui, men che meno si controllano le parole e gli atti. Sono sicuro di avere usato, nei confronti di miei compagni e compagne di scuola o di cortile, una simile, idiota violenza verbale, subendone altrettanta; e di avere fatto gli stessi disegnini irridenti e feroci. Ma avevo dieci anni.
Il problema del signor Antonfrancesco, lo sappiamo, non è solamente suo. In rete trabocca una specie di odio grezzo, non elaborato, e l’aggressività ha forme scomposte, elementari, puerili. La dimensione non adulta della nostra società è forse il suo limite più angosciante, e quando si vedono e si sentono certi omoni e certe signore già mature inveire e calpestare gli altri, ma farlo a rischio zero, torna in mente una frase terribile dei nostri vecchi, “ci vorrebbe una bella guerra, ogni tanto, per rimettere un po’ in riga certa gente”.
Nel frattempo il signor Antonfrancesco, per sua e nostra fortuna, non è atteso su alcun fronte di guerra, anche se fa “pum!” con la bocca. Fa il sindaco. E a Grosseto, statene certi, ci sarà parecchia gente per la quale non costituisce problema essere amministrati da un bambino di 53 anni.

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