I nasi comunicanti
di Marco Travaglio
Mi chiamano per replicare a una polemica di quel circoletto di onanisti chiamato Twitter sulla caricatura di Elly Schlein firmata dal nostro Francesco Federighi. Qualche genio la chiama “fotografia”, qualche gigante del pensiero tira in ballo l’antisemitismo per via del nasone che la titolare, più spiritosa dei servi sciocchi, definisce “etrusco”. Naturalmente non replico un bel nulla: sarebbe come spiegare una battuta o una barzelletta a chi non l’ha capita. “Mai discutere con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza” (Arthur Bloch). Ma anche questo è un segno dei tempi. Sono i dittatori che ingaggiano pittori di corte per farsi il ritratto autorizzato. Dove la stampa è libera, i potenti vengono sbeffeggiati dalla satira e dalla sua forma più bonaria: la caricatura, “ritratto che, senza abolire la rassomiglianza con la persona, ne accentua in modo ridicolo o satirico i tratti caratteristici” (Treccani). Federighi ha lavorato per varie testate, fra cui l’Espresso, caricaturando uomini, donne e Lgbtq di destra, centro e sinistra: il naso lungo di Conte, le orecchie a sventola della Raggi e del Papa, le occhiaie della Meloni, i dentoni di Renzi…
Forattini è nella storia grazie a Fanfani nano, Andreotti gobbo, Spadolini diversamente virile, Fassino scheletrico. Nessuno si scandalizzò né stupì. Allora la censura colpiva la satira più feroce, quella in tv: Tognazzi e Vianello su Gronchi, Fo e Rame sulle morti bianche, Grillo su Craxi e Telecom, i Guzzanti su B. e Bossi, Luttazzi un po’ su tutti. Poi la satira sparì dalla tv (a parte Crozza sul Nove). Il Fatto, nato per dar voce a chi non ce l’ha, ne è impregnato in ogni pagina. E finisce spesso nel mirino dei censori. Nel 2016 per la vignetta di Mannelli sulla Boschi: “Riforme: lo stato delle cos(c)e”. Sessista, volgare! Le risate che ci facemmo con Dario Fo: “Disegnatela a mezzobusto come Vespa e ditelo ufficialmente: la Boschi non ha le cosce”. L’anno scorso per la vignetta di Vauro sul nasone di Zelensky: antisemiti, putiniani! Diciamolo ufficialmente: Zelensky ha un nasino alla francese. L’altroieri Salvini che tuona contro Mannelli per il Circo Meloni con animali. Ora, in questa inarrestabile regressione verso l’età della pietra, fa scandalo una caricatura della Schlein: e non per la Schlein, ma per i suoi cortigiani. I famosi filo-semiti che esaltano il battaglione Azov. Intanto la Bbc è costretta a furor di popolo a reintegrare Gary Lineker dopo averlo sospeso per un feroce tweet contro il governo Sunak. Nei Paesi seri anche la censura è una cosa seria. Nel Paese di Pulcinella si strilla contro le caricature, anche perché un caso Lineker non ce lo possiamo permettere: qui uno come lui non verrebbe mai censurato, perché nessuno gli avrebbe dato un programma.
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