sabato 3 marzo 2018

Telefoni roventi



Appena lo Sgrammaticato, un enorme difetto di Luigino questo, nemmeno da paragonare con le impercettibili distorsioni degli altri quali il guadagno sui rifiuti, l'evasione fiscale, i pagamenti alla mafia, gli inciuci, la scomparsa dell'articolo 18, futili ed evaporanti negligenze queste, al confronto del non sapere coniugare i verbi; dunque: appena lo Sgrammaticato ha annunciato il primo decreto legge nel caso in cui da lunedì governasse l'Italia, che contiene il dimezzamento degli stipendi parlamentari, l'abolizione dei vitalizi e un risparmio sugli sperperi di lorsignori di circa trenta miliardi, si è scatenato il panico nelle ovattate e cardinalizie magioni dei probabili eletti degli altri partiti. Telefoni roventi, panico, rabbia, dolore. Con i potenti mezzi a disposizione ne abbiamo captate qualcuna: Orfini che piangente e sofferente dice ad un non meglio precisato amico "come potrò continuare la collezione dei Lego?", la Picierno e Martina (dopo un breve corso d'apprendimento con slides e grafici) che piagnucolanti han cercato aiuto e comprensione ovunque, impossibilitati a ragionare normalmente al proposito. 
Da voci di corridoio pare che Brunetta abbia dovuto assumere un abnorme quantitativo di Diger Selz, tanto da dover essere legato ad una serie di pesi per non volare chissà dove. 
Alcuni personaggetti (cit.) nascosti negli anfratti di grotte nelle vicinanze di Roma, in attesa che la legge elettorale più indecorosa in uno stato democratico gli assegni, senza sforzo alcuno, attraverso il proporzionale, l'ambito seggio parlamentare, pare abbiano iniziato ad organizzare delle novene di preghiera per scacciare lo spauracchio del dimezzamento dello stipendio: Fassino pare sia andato a piedi al Santuario di Superga, Casini, dopo aver sospeso lo studio forsennato dei discorsi del "Che" è corso da un amico cardinale, anch'egli molto attaccato a mammona, per degli esercizi spirituali mirati; la Bella Etruriana, tra l'altro divenuta molto abile nelle gare di würstel birra e rutti, essendo molto attaccata alle sue terre d'origine trentine, ha radunato i suoi più stretti collaboratori, prossimi a promozioni di rango, per andare al santuario della Madonna del Ghisallo (cit.)
Sembra che una consigliera regionale molto vicina al Bomba stia cercando in queste ore di annullare la candidatura al parlamento, preferendo il salario dell'adunata regionale, molto più à la page. 
Anche sul versante vitalizi le lacrime si sono sparse in ogni dove: Forlani, De Mita e tutti i pluri beneficianti di questa quasi goliardica regalia a spese nostre, pare abbiano trascorso una notte d'inferno, attorniati dai parenti anch'essi in preda a timori di fine cuccagna. Il Topastro Amato, ora giudice costituzionale, avrebbe pianto sul terrazzo di casa ululando alla Luna "come farei ad andare avanti se mi togliessero il vitalizio? Guadagno solo qualche decina di migliaia di euro al mese e se mi levano il vitalizio, come potrei ancora vedere il mio conto in banca crescere vertiginosamente?"
Il panico si è sparso pure tra i serventi commessi di Camera e Senato, con stipendi paragonabili a quelli di un ammiraglio comandante portaerei americane: "se ci riducessero lo stipendio sarebbe una tragedia: non riusciremmo più a star dietro alle uscite dei nuovi modelli Mercedes, BMW e Audi!" 

Naturalmente sono vicino a tutte queste persone, comprendendo le loro ansie!

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