lunedì 6 marzo 2017

Problematiche


Girare per strada con nell'orecchio le microscopiche AirPods (sia sempre lodato Steve che dall'alto insuffla tecnologia nelle menti Apple) comporta dei rischi, soprattutto se la telefonata in corso ti prende, facendoti dimenticare che, apparentemente, agli occhi degli altri, sembra che tu stia parlando da solo. Così incontri sguardi misericordiosi anche di conoscenti o attoniti estranei, come se fossi uscito con il pigiama di Batman e le babbucce di Paperoga. Manca solo che qualcuno, sul modello del buon samaritano, m'accarezzi la cervice esprimendo compassione. E gli occhi dell'amico sgranati più del dott. Claude Lacombe all'arrivo dell'astronave con musichetta (tatatataaa), simili in reazione allo scoprire che il tuo vicino d'ombrellone nella prossima stagione sarà Orfini?
Mi guarda, mi scruta e dopo che gli mostro il piccolo ma fantastico aggeggio, tira un sospiro di sollievo paragonabile a quello dell'insegnante che scopre di non dover più seguire il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli nel corso di preparazione al conseguimento del tanto agognato diploma. Una situazione davvero complessa questa? Ci vorrebbe un cartello fluorescente con su scritto: non sono uscito di testa, sto solo usando gli AirPods! 
Yeah!

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