venerdì 2 dicembre 2016

Ringraziamenti




Devo ringraziare questi giovanotti, riunitisi "da poco" in band, per il prezioso manufatto chiamato "Blue and Lonesome", un crogiolo di bellezze inusitate, pur se non originali, un coacervo di emozioni difficilmente riscontrabili altrove, una floreale composizione di cover che nessuno, se non loro, avrebbe mai immaginato di pubblicare. 
Come il sapiente Keith ama ricordare "non si può amare il rock senza conoscere il blues"; i dodici brani entrano di prepotenza dentro all'odierno mondo musicale troppo farcito di rumori, a volte molesti, per manifestare il dogma che la buona musica non è un concetto generalizzato, comodamente applicabile a suoni posticci a volte inqualificabili, ad emissioni gutturali già stantie mentre vengono covate in ugola.
La voce di Mick dona, al solito, emozioni rare, raggiungendo vette esclusive abitate da solitari ed inossidabili grandi, la sua armonica meraviglia oltremodo gli aficionados, rivelandosi divina.
Sempre una spanna sopra al resto, questi giovanotti convincono oltremodo di quanto il tempo sia, da oltre mezzo secolo, dalla loro parte.
Dio salvi il Blues, il Rock e, naturalmente, gli Stones!

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