sabato 4 giugno 2016

Corrotto


Ti rendi conto di vivere in un regime, solo quand'esso crollerà. O se, per fortuna, per tenacia, per rigore, qualcuno, o qualcosa, riesce ad impersonare, al meglio, il ruolo antico, e pericoloso, dei ragazzi fuori dal coro. Prima di evidenziarlo, ho controllato; nel "L'Eco del Bomba" (nuova testata riunente il comico L'Unità, la Repubblica, il TG1, il TG2, a volte il Corriere, a tratti la Stampa) nessuna traccia, come da copione. Leggo la notizia sul Fatto Quotidiano (unico giornale libero, senza condizionamenti esterni di banche, di poteri forti e meno forti; tra l'altro oggi l'articolo di fondo di Travaglio è fantastico, ma non lo posto perché giustamente il giornale auto finanziato va comprato (tratta il tema dell'Intellettuale Medio di Centro-Sinistra (IMCS) e, ripeto, sublima il concetto di prostituzione delle sinapsi (vero Roberto?))) e mi pongo l'eterno dilemma del "può essere vero?" subito spento dal constatare che, se non fosse vero, arriverebbero tonnellate di denunce, no?
Ed ecco la notizia, soffocata dalla piaggeria, dal servilismo al Bomba: un giudice della corte costituzionale, Augusto Barbera, voluto fortemente dal bimbo di Rignano perché molto propenso, pare, ad esprimere parere favorevole alla nuova legge elettorale, assieme all'altro grande personaggio presente nell'augusta corte, massimo istituto della Giustizia italiana, ossia il pluripensionato Topastro, già craxiano Amato, ebbene il giudice Barbera sta per essere indagato per corruzione.
Per corruzione.
Nessuno ne parla. Nessuno s'incazza. 
Tanti, troppi, restano ammaliati dal sorriso conturbante della Mnemonica. Altri ascoltano le sirene giornalistiche di chi, come la storia insegna, è prono al potere odierno, il consociativismo renziano.
Per cosa il giudice costituzionale Barbera è indagato? 
Leggete il Fatto!

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