Il surreale modo con cui il neo partito di centro
destra, chiamato PD e prossimo alla piena sintonia con l'Ala dell'integerrimo
Verdini, sta gestendo l'oramai famigerato decreto Cirinnà sta fuorviando realtà
e dignità.
Il partito sorto dalle ceneri del
"puttanesimo" berlusconiano, NCD, gestito dall'ex cameriere del
Pregiudicato e formato da gente che ai tempi dei fastigi mignotteschi trattava
la donna con lo stesso valore con cui Adinolfi getta fiches sui tavoli da poker
mondiali, ha letteralmente obbligato il Babbano di Rignano a modificare
l'ossatura della legge, togliendo rispetto e uguaglianza alle coppie
omosessuali, le quali da oramai 30 anni aspettano i loro sacrosanti diritti.
Con
mossa razzista, che avrebbe dovuto scatenare le ire del Capo dello Stato
purtroppo sempre silente al pari di Buster Keaton e Marcel Marceau, è stato
tolto l'obbligo di fedeltà presente invece nel matrimonio etero, quasi a
diversificare, ghettizzare, sminuire l'unione e conseguentemente l'amore tra
due persone dello stesso sesso.
La scomparsa della stepchild adoption dal
testo è il trofeo che esporranno Schifani, Angelino e tutta l'ex servitù del
Perverso ai pochi seguaci, ergendosi a difensori di tutto quello che in tempi
passati hanno non solo osteggiato, ma anche vilipeso.
Nemmeno i peggiori
opinionisti avrebbero previsto una resa, una scialba conclusione politica quale
si è dimostrato questo scellerato epilogo per un provvedimento già vigente in
tutte le nazioni europee sane e socialmente normodotate. Il ricorso alla
fiducia infine è la squallida calata di sipario per una vicenda gestita tanto
alla leggera da far rimanere stupiti oppositori ed avversari politici.
Come si
possa concepire di porre la fiducia su un tema universale di questa portata è
un mistero simile a veder ancora in giro personaggi come Picierno ed Orfini.
Resta
tanta amarezza per la consapevolezza di quanto il PD sia in balia di conflitti
tra dem-cattodem-anacrodem-demalquadrato-demturchi-demenziali ect. non
riuscendo a discutere su nulla con animo costruttivo, essendo vigente una linea
di direzione di partito simile a quella in auge al tempo dello Zio dell'attuale
segretario politico, ossia felicità e commozione e mai diniego per ogni parola
uscente dalle fauci toscane del loro Grande ed Immenso Leader (per loro).
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