Meccanicamente, attraverso una procedura, seguendo un capitolato che nulla ha a che vedere con il gesto d'amore per eccellenza, si è trasformata in gestante e per nove mesi ha accudito la vita nascente. Ha dialogato con il nascituro, gli ha trasmesso quella paciosa tranquillità che solo le mamme sanno infondere.
Il piccolo, formandosi ha amato il seno materno, il suo generante seno. La Vita ha le sue regole non per comando né per dettare leggi; solo per Amore.
Il miracolo della nascita di un essere umano è l'alba di un mondo nuovo. È il miracolo che pur ripetendosi non stanca di meravigliare, di stupire, di entusiasmare sani in mente e cuore.
Non mi piace affatto questo finale innaturale. Il pagamento di un affitto che non è contemplato in nessun dove. Non oso giudicare. Ma l'ostentare la nascita di un figlio da parte di Vendola e compagno, lascia perplessità enormi sulla bontà del progetto. Adottare un povero bimbo abbandonato credo sia il massimo che una coppia omosessuale possa richiedere ed ottenere. Il surrogato, che lascerei alla sfera dell'agricoltura, m'innesca compassione per la "madre bancarella" ora pregna di monete "rosse" ma perdente purtroppo una parte indissolubile di sé, che le mancherà tantissimo nel divenire, forse troppo.
Nessun commento:
Posta un commento