Piovono ovunque, dal web, dagli sms, da whatsapp, dagli
ascensori, dai portoni aperti e socchiusi.
Sono come mitraglie non più
inceppate che annualmente traforano il pianeta.
Ve ne sono di diplomatici, che
vanno fatti anche se è evidente che all'augurante non gliene frega una mazza di
voi, di mielosi che necessitano immediatamente di un controllo glicemico, di
appassionati che sfrigolano il core, di retorici che inducono a pensare
"meno male che domani è il 26", di accattivanti che inducono a
cercarvici dentro qualche appiglio di interessamento del mandante, di sagaci
che ti avvisano che sta cambiando l'anno, di toccanti nel senso che ti
arrostisci le palle nel grattarti contro la sfiga che sai si ritorcerà contro
per colpa di chi invoca per te un anno da nababbo immortale, a sfondo religioso
che ti fanno riconoscere la lontananza da sí alti pensieri, quelli sforzati che
vanno fatti perché è educazione, quelli riparatori lanciati verso chi ti
compare davanti all'improvviso e che ti eri scordato di inserire nella lista e
che scatenano scuse incredibili frutto di anni di studio.
E poi ci sono quelli
"barnardiani", fatti col cuore: Buon Natale!
(Ps: chissà quale tipologia vi ho inviato...)
Nessun commento:
Posta un commento