Parlano, anzi grufolano i soloni, i signori della civiltà
difronte alla morte incendiaria di Prato. Fingendosi allibiti, dichiarano la
loro ineluttabile sconfitta, ammettono l'impotenza del sistema, l'inefficacia
dei controlli. Per un euro all'ora nella città toscana quattromila aziende,
schiavizzano migliaia di esseri umani in nome del lucro, scavalcando le più
elementari norme di sicurezza con turni massacranti di 15 ore, pretendendo che
i malcapitati dormano dentro la struttura in loculi, senza spazi che assicurino
una dignità umana ai poveretti.
Fingono di non sapere nulla gli italici che
affittano i capannoni degli orrori a prezzi alti ed umilianti, fischiettano
dileguandosi i porci che pretendono la merce in tempi impossibili ed a prezzi
infamanti per lucrare oltre ogni limite sui loro simili "gialli"
reietti, al fine di potersi in santa pace acquistare l'ennesima casa al mare o
il Suv ipertecnologico migliore del precedente. Questo sistema di connivenza
criminale, ha creato molti più schiavi dell'Africa del cotone, destabilizzando
il commercio, eliminando dalla giostra tutti coloro che, lavorando in
sicurezza, sono sconfitti in partenza.
Chi dovrebbe controllare le norme, i certificati degli impianti
elettrici, del riscaldamento, chi dovrebbe vigilare su costi orari, riposi,
turnazioni, rispetto della persona?
Forse sono gli stessi che in queste ore stanno già scartando i
pacchi luccicanti, i cotillons e i voucher per le imminenti vacanze, mostrando
meraviglia e sorpresa ai familiari, ignari dei loro delitti.
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