Sono stati per decenni i cavalli di battaglia di chi inorridiva
a sentir parlar volgare o fingeva di esser colto da ictus alla vista di un
capezzolo, preoccupandosi poi segretamente del rinnovo annuale a Playboy.
Anni
in cui questi totem immarcescibili si stagliavano nei cuori, venendo riproposti
quotidianamente da quei fichi appassiti ancora appesi all'albero alla mercé dei
volatili che chiamavamo uomini di Chiesa.
Quei sepolcri imbiancati
appoggiavano un ribaldo, ora finalmente delinquente, non commentando le sue
malefatte, sdoganandogli addirittura le blasfemie, pronti nel partecipare ad
una discussione rigenerante se stessi, nella quale appena vi era la possibilità
si trasformavano in paladini del nulla tirando fuori i cosiddetti principi non
negoziabili.
Mi ritengo personalmente contrario all'aborto, ma un conto è avversare una legge non moralmente accettabile, altro è usare di questa negazione per i propri fini.
Infatti aborto, contraccezione e matrimonio omosessuale erano il
collutorio per le loro fauci emettenti suoni gutturali opposti a quello
che nella realtà praticavano.
Ma un Santo Argentino venuto da lontano ha messo
sotto scacco questo paravento sgualcito e tremendamente falso! Parlando ieri in
un'intervista concessa a Civiltà Cattolica, Papa Francesco smonta,
ricostruisce, insegna e riporta finalmente a galla la Via dell'Amore del
Cristianesimo, spazzando per via sempre i sentieri del nulla dei vari Ruini,
Sodano, Bertone, Fisichella e tutte le associazioni violente di stampo clerical
ossessivo, virulento che pretendevano di insegnarci che la salvezza veniva solo
da un altare rigirato, da una mistificazione della persona, dal fuggire dalla
mentalità del mondo per ripararsi poi magari nel bisso con le tv al plasma.
"Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad
aborto, matrimonio omosessuale e uso di metodi contraccettivi." dichiara
questo dono dal Cielo argentino, in una semplicità stravolgente, inviando lampi
al cuore dell'umanità per riscattarla, rincuorarla, fortificarla.
"Una
pastorale missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata
di
una moltitudine di dottrine da imporre con insistenza. L'annuncio di tipo
missionario
si concentra sull'essenziale, ciò che appassiona e attira di più".
Alla
faccia di coloro che aspettavano con ansia le riunioni di Madamina a capo
della
Cei, tribune politiche a favore del potere di turno. Papa Francesco come il
Poverello di Assisi con una sola parola, questa volta veramente vissuta,
squarcia le falsità di una casta potente e purtroppo molto seguita, di una
concezione del cristianesimo ad uso e consumo di ingordigia, invidie e soprusi
protetti da principi finalmente in discussione. D'altronde al di là di ogni
commento o faraonico incontro di fede, a ben vedere i quatto Vangeli si
possono
anch'essi bignanicamente riepilogare in Amore, no?
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