lunedì 19 agosto 2013

Miracolo a Sarzana!


  • Merita di narrazione di antefatto: una delle operazioni più dispendiose temporalmente è accompagnare il Medico di famiglia all'acquisto di scarpe! Un evento molte volte dribblato meglio di Garrincha, con finte stratosferiche, attacchi di panico, sensi di svenimento, scuse per evitarlo che sono entrate nel Grande Scusario Universale, raccolta conservata nelle maggiori biblioteche mondiali e dal quale Belushi attinse idee per la scena madre nei Blues Brothers allorché implorante ed in ginocchio davanti alla moglie furente ed armata, snocciola una serie di eventi quali l'invasione delle cavallette, inondazioni e quant'altro. Nel Grande Scusario ci sono idee per ogni tipologia di evento da evitare o per motivare ritardi abissali (ero sull'autobus è salito il controllore che ha scoperto un cercopiteco sprovvisto di biglietto e non avendo documento d'identità è stato accompagnato in questura facendo deviare il percorso dell'autobus). 
  • Le poche volte che ho accompagnato la futura acquirente familiare, mi sono sempre munito di: "I Miserabili" di Victor Hugo in edizione olandese con annesso vocabolario per la traduzione in modo da allungarne la lettura, un barbecue portatile per il pranzo davanti al negozio durante la pausa pomeridiana ed in attesa della riapertura, un ipad con almeno cinque film sempre per trascorrere l'attesa della scelta, un elenco di almeno sei amici a cui ho chiesto di telefonarmi ad orari precisi per poter uscire dal negozio con la scusa dell'educazione e con il fine di fumare una sigaretta spezzando la visione ed il giudizio di tutte le scarpe presenti nel negozio, comprese quelle dell'inserviente e quelle di una zia della stessa abitante a Chioggia e fatta partire di tutta fretta per l'occasione. Alla sera, dopo un'intera giornata passata a fare smorfie di apprezzamento nella speranza di convincere la scegliente all'acquisto evitando così il prolungarsi della impari prova, avendo tutti i muscoli facciali indolenziti peggio di Scaramacai, sognavo sempre i Fratelli Rossetti, Paciotti e Gucci che mi spiegavano entusiasti il trattamento della pelle, del cuoio e la nascita della tomaia. 
  • A volte ricordo che il negozio rimaneva chiuso il giorno seguente per inventario, che in realtà celava un riordinamento necessario di tutte le scarpe tirate fuori dalle scatole che una volta addirittura convinse un'acquirente che entrò nel negozio a prova iniziata, a telefonare al 113 per denunciare un tentativo di furto, visto il caos immane creato dall'immane campionario presentato con il conseguente svolazzamento di veline, di carte accartocciate per tenere in forma le scarpe e calzari sparsi ovunque tra i pianti isterici della commessa, in seguito visitata dai migliori psicologi della zona, inutilmente. 
  • Ieri entrato dentro il negozio con la rassegnazione tipica di uno sventurato che nel XVII secolo abbandonando Palazzo Ducale, entrava nelle Prigioni Nuove passando sul Ponte dei Sospiri veneziano, armato di "Guerra e Pace" ho aspettato soltanto mezz'ora!!! 
  • Un evento unico, irripetibile che mi ha fatto correre nella prima Chiesa aperta ad accendere ceri a gò gò in ringraziamento! I miracoli accadono gente! Non disperate!



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