mercoledì 7 agosto 2013

I grugniti nel porcile


Da quando la Giustizia terrena ha assestato il colpo che parrebbe definitivo, ma in verità non lo è, al Perpetuo Delinquente, si assiste ad una isterica, invereconda e vergognosa escalation di falsità e volgarità che escono dalla bocca degli adepti del Pregiudicato.
Non passa ora che qualcuno della banda non esterni cazzate, tristi ribaltamenti della verità a protezione del Condannato. 
Ovunque spuntano come funghi velenosi personaggi che vivendo della luce riflessa del Mistificatore, paiono dei maiali che per evitare di divenire salsicce, grugniscono cercando di sovrastare l'altro compare anch'esso in difficoltà evidente.

Continuano a sparare merda verso i nostri timpani, dicendo che ci sono dieci milioni di elettori che soffrono della condanna, mentre in realtà sono molto meno. 
Biascicano barzellette camuffate in dati, in prese di posizioni, tentando di sparare la cazzata più grossa per emergere dalla melma ed essere osservati dal loro oramai triste vate, ancora simboleggiante la speranza di un rifugio algido e dorato per il proseguo di una vita da nababbi vissuta alla faccia dei coglioni che ancora credono che questa politica sia intrapresa per il bene comune.

Grugniti infamanti una nazione e i suoi ideali tramandati dagli avi che per il tricolore sacrificarono l'esistenza! 

Si sente di riforme della Giustizia, solo per il fine di ottenere un'amnistia, di problemi delle carceri sempre per lo stesso squallido fine, di innocenza e persecuzione carceraria, alterazione inaudita di una realtà fatta di prescrizioni mediante leggi votate appositamente in spregio alle norme fondanti lo stato civile. 

A volte il grugnito si mescola al belare di sottomessi che invocano le modifiche ad una Costituzione che invece è vanto di questa mortificata Nazione. Una Costituzione che viene oltraggiata e svilita da questi sacerdoti dell'illegalità, immorali cavalieri del malaffare che ambiscono poter scorrazzare nelle praterie malavitose, liberi dalle norme che i Padri Costituenti scrissero con l'intento di salvaguardare lo Stato di Diritto, attualmente inficiato da questi sguatteri del sottobosco piratesco. 

Tutte le persone per bene della nostra nazione, devono necessariamente ribellarsi a questa coltre melmosa di bugie, di stravolgimenti della verità! 

Non solo per la dignità di un popolo, ma anche e soprattutto per la vita della democrazia stessa. 

Prima che sia troppo tardi! 
O forse lo è già...

Nessun commento:

Posta un commento