mercoledì 28 agosto 2013

In coscienza



Sul Fatto Quotidiano di oggi, in prima pagina c'è una foto tremenda: tre bimbi uccisi dal sarin che giacciono sul pavimento. 
Condivido la scelta editoriale di pubblicare questi documenti storici per un fine importantissimo: scuotere le coscienze. 
Dei tre bimbi uno in particolare mi ha creato un vero sconquasso: il primo in alto che è il più piccolo. 

L'espressione del suo viso è quasi l'alba di un sorriso. 

Spero che abbia intravisto la grande festa preparata per lui, senza fine. 
Mai come prima, metto a pieno regime la mia miserrima fede per sperare nella presenza di Qualcuno al di là del confine terreno, che lo possa coccolare assieme agli altri due poveri amici, abbracciandoli. 
Mai come prima, sto comprendendo cosa sia il peccato di tutta l'umanità, sentendomi veramente corresponsabile di queste atrocità, di questo controsenso pazzesco che chiamiamo Mondo, di queste azioni di pochi contro noi tutti, di questa arsura di violenza che pervade ogni angolo della Terra, dal parcheggio discusso al trattato SALT per la riduzione degli armamenti nucleari. 

Guardo quel bimbo e prometto a me stesso di cercare d'ora in avanti di risolvere qualsiasi futura diatriba con il ragionamento, la discussione pacata, la condivisione dei problemi dell'altro e lo sforzo di concedergli qualcosa per poter arrivare all'abbraccio finale. Giuro che lo farò per quel bimbo quasi sorridente e già nella baraonda più totale, potendo gustare faccia a faccia del volto di Dio.

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