mercoledì 9 giugno 2021

L'Amaca

 

Anime nella corrente
di Michele Serra
Se uno non sa bene che fare nella vita, può sempre fondare una corrente del Pd.
È a costo zero, non si rischia niente, ci sono riusciti anche perfetti sconosciuti.
Pare che ce ne siano undici, ma dev’essere una battuta di spirito. Undici correnti, infatti, non si contano neppure mettendo insieme Prima, Seconda, Terza e Quarta Internazionale: dal socialismo delle origini a Bakunin, Lenin, Stalin, Trotzkij. Ma forse neppure annettendo Spartaco e i Gracchi alla grandiosa storia del socialismo, si riesce ad arrivare a undici.
Questo può voler dire due cose. La prima: che il Pd è un così grandioso, plastico affresco di tutte le istanze di libertà e uguaglianza fin qui raccolte dall’umanità nel suo cammino, che può ben permettersi undici correnti, e volendo anche dodici o tredici, toh . La seconda: che nel Pd esiste una forma di pazzia ancora non classificata, una specie di smania dissolutrice, di demenza spappolante, nei confronti della quale evidentemente non esiste cura. Pare si stia sperimentando un vaccino, su sollecitazione di Letta (che dicono stia cercando nuovamente casa a Parigi). Ma i tempi sono inevitabilmente lunghi, perché prima ci sono da risolvere, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, centoquattro patologie più importanti. Il correntismo del Pd viene solo al centocinquesimo posto, e per quanto desti apprensione nei parenti e negli amici, non si può dire che levi il sonno ai circa otto miliardi di esseri umani non iscritti al Pd. Perfino io, che da quelle parti ho sempre dato il mio voto, sono più in ansia per la campagna acquisti e vendite dell’Inter che per le sorti della corrente di Goffredo Bettini.

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