lunedì 23 marzo 2020

L'Isola Mento - giorno 10


D'accordo che vi è stato un lieve calo, ma c'è mancato poco che qualche saccente (a gettone) in tv si scatenasse in una torcida brasileira, dimenticando che sono sempre morte 651 persone, rende molto bene il paragone gommato: una colonna di 163 auto con quattro passeggeri a bordo in ognuna. 
Certo l'accenno di discesa della mefitica curva virologica può infondere speranza nel futuro, ma nulla più. 


Effetto Grande Fratello:
il Premier Conte, facendosi teletrasportare da un insano ex grande fratello, è caduto in una trappola mediatica-casalina, come ha ben evidenziato Chicco Mentana.
Stefano Folli su Repubblica fotografa al meglio lo strafalcione comunicativo: 
"Un decreto inafferrabile e mutante come una creatura esoterica. Viene annunciato, ma fino a sera non esisteva. O meglio, è assemblato un mattoncino alla volta, come il Lego. E sarà diverso — integrato, cucito e ricucito — da quello descritto a grandi linee, molto a grandi linee, dal presidente del Consiglio sabato a mezzanotte nella più bizzarra delle comunicazioni. Ieri ad esempio abbiamo saputo che non ci si potrà spostare da un comune all’altro, se non per ragioni di assoluta urgenza. Eravamo rimasti che si poteva raggiungere una seconda casa, poniamo, solo nei giorni centrali della settimana ma non nel weekend: il che, bisogna ammetterlo, era singolare. Ma questi cambi di rotta repentini danno l’idea di un generale affanno, sono altrettanti schiaffi a una comunità coraggiosa ma disorientata e ovviamente impaurita. Quel che è molto peggio, nessuno fino a ieri sera sapeva in che termini si sarebbe presentata la chiusura delle attività produttive: chi può fare o non può fare cosa. Un’economia il cui Pil vale 1800 miliardi di euro appesa prima a una diretta su Facebook, poi a una domenica di indiscrezioni. Con il risultato che gli imprenditori, consultati in ritardo, temono l’asfissia del sistema sull’intero territorio da Nord a Sud e i sindacati, viceversa, minacciano lo sciopero generale se il governo rinuncia all’intransigenza promessa. In effetti, si naviga a vista. Inoltre un Paese in cui la democrazia dovrebbe contare qualcosa, sta rinunciando alle sue libertà civili senza che nessuno accompagni la richiesta di tale sacrificio con un discorso di un qualche valore etico, in cui si respiri il senso di un destino comune, in cui si avverta lo spessore di una storia nazionale.
Nulla di tutto questo. Solo un breve intervento l’altra notte attraverso uno strumento improprio, avendo avuto cura di disinnescare ogni contraddittorio, ogni quesito più o meno imbarazzante."
E questa mal conduzione rinfocola le polemiche, rianima gli sciacalli ben noti, i soliti due che rosicano da tempo immemore oltremodo: il Cazzaro che si contraddice già da quando è in ascensore, con la sua ricetta fantasmagorica lasciante di sasso persino i Fratelli Grimm: basta tasse, 300miliardi di investimenti da subito, soldi a manciate a chi ha partita iva, insomma: il paese dei balocchi del Balocco!
L'altro, il Ballista Anonimo oramai fa tenerezza: relegato ad una percentuale tipica di chi risponde affermativamente a domande di sondaggi tipo "credete che gli alieni verranno sulla terra per rubarci le mele e la cassoeula?" cerca invano di riemergere, di far breccia come un bimbo in coda smanioso di conquistare la prima fila. 

Dieci giorni, tempo di riassumere la situazione, bignanicamente: 

Non si possono far grafici, tirare somme, emettere giudizi: mancano i dati. Nell'emergenza non si è potuto stilare un quadro generale degli infettati e mai lo si potrà far più. Virologi assetati di video stanno litigando per portar acqua al proprio mulino. Mancando riscontri matematici è inutile perdersi in diatribe, è vomitevole ascoltar pareri alla Minzolini, danneggia lo spirito assistere alle oramai pietose sfuriate sgarbiste, invitato da Faccia d'Angelo Gilletti probabilmente per ragioni di share.
Se vi fossero in Italia mezzo milione di persone colpite dal virus la percentuale di deceduti si avvicinerebbe a quella dell'influenza, con la eclatante differenza che, mentre l'annuale malattia tipica dell'inverno si dilaziona in un periodo di quattro-cinque mesi, Covid il Bastardo si è concentrato in un solo mese, creando le difficoltà attuali sotto gli occhi di tutti.
Ma queste sono solo ipotesi, fuffa per cercatori di gettoni di presenza televisivi.
L'Europa cosiddetta unita non è riuscita neppure a creare un osservatorio generale dove i dati avrebbero potuto essere letti non in chiave comica come quelli attuali.
Stessa cosa dicasi per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, incapace ed impotente davanti a delle incredibili storture dettate dalle fobie dei mercati finanziari, su tutte il solo morto attuale da Coronavirus nelle terre dello stolto Zar russo.
Un altro problema enorme che si proietta nel prossimo futuro sarà quello di gestire l'allentamento dei divieti e la quasi certa reazione di chi, come tutti noi, è costretto a rimaner chiuso in casa. Il virus non scomparirà nel nulla ed il ritorno alla normalità, che dovremmo concepire per molto tempo anormalità, potrebbe innescare un ritorno di fiamma e di emergenza. Spero che i cosiddetti tecnici stiano già lavorando in proposito. 

E per ultimo i dati della partecipazione delle varie religioni al dramma collettivo: quello 0,88% della Chiesa Cattolica conferma un acclarato problema di casta: il pensiero del Papa non è condiviso e seguito dalla stragrande maggioranza della curia romana. Le sue visioni evangeliche di servizio, di condivisione, di comunità globale sono invise ai più, dentro i famigerati meandri. Mentre la cosiddetta nobiltà purpurea è anch'essa infettata dalll'egoismo adulante mammona, per grazia molte associazioni e fedeli sono immersi nella drammatica realtà, seguendo pedissequamente i dettami del Vescovo di Roma.
(10. continua .... Tourmalet permettendo...)

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