Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
martedì 3 settembre 2019
Celerità
Non mi permetterei mai di entrare in diatribe teologiche, in androni sulfurei non a portata d'uomo, né tanto meno dir la mia in materie così effervescenti e, mi perdoni l'Eccelso, evaporanti, tipologicamente rivolte ad arzigogolanti in purpurea nobiltà.
Ma sulla celerità di tal intervento, sull'innesco di fari investigativi, preludio di vesti stracciate al grido di "che bisogno abbiamo di ascoltare ancora?" (cit.) su quella si, vorrei dire la mia, soprattutto relazionandola alla sonnacchiosa, adiposa, oziosa, azione ogni qualvolta accadano eventi delittuosi nei confronti di inermi minorenni, implicando personaggetti in talare propensi e auto-direzionati verso l'evangelica macina al collo, ammesso che vi sia per la ben nota ed infinita misericordia, anche se umanamente, e forse ignominiosamente, spererei di si.
Ne abbiamo avuti anche nelle nostre terre di probabili orchi, alcuni messi pure a relazionarsi con giovani e sempre, da sempre, nei loro confronti ha prevalso il ponziopilatismo estremo, quell'inamovibilità preziosa per continuare a lustrar galloni e calze porpora, a respirar incensi ed innalzare madonna povertà avvolti da settebagni (questa è per pochi eletti) e da nozionismo estremo, tra citazioni dorate e latinismi effimeri.
Chi scrive fu al tempo dei tempi "innervosito" da un, poi spirato e non mi viene da dire "pace all'anima sua", energumeno in nero, e ricordo che tutt'attorno avvertii io stesso quella bieca e nauseante staticità per conto e disonore di Madre Chiesa.
In questi tempi dove minorenni gareggiano a ciupiti, dove il sesso è tabù solo per chi dovrebbe fungere loro da faro, suona molto male questa celerità azzeccagarbugliante al confronto del deserto silenzioso creato ad hoc attorno a fattacci innaturali, compiuti per lo più da psicopatici non stoppati in tempo da una seria valutazione pre-seminaristica, non facente però scopa con l'apertura a chicchessia dell'ancora ambito posto sicuro al di sopra del popolino, se vissuto in chiave egoistica e, nel contempo, sbeffeggiante la rassicurazione del Pastore all'inviare sempre e per sempre curatori di anime. Quelli veri.
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