Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
venerdì 27 settembre 2019
Altra moda, altro giro!
Mentre quelli di "Divani & Divani" stanno già facendo gli auguri di Natale via spot, giuro che piuttosto che comprare i loro divani mi siedo su un cactus, si assiste, per l'ennesima volta, all'arrivo di una nuova moda, quella ecologista. Dopo le accuse di violenza sessuale a distanza di decine di anni, dopo il veganesimo, i selfie, ecco prorompere la nuova moda anzi, il modo di trastullarsi di molti viventi non a conoscenza delle fatiche umane tipo "rompicoglionarsi" al lavoro, scegliere la mozzarella meno costosa, andare in vacanza in posti che questi neo ambientalisti riterrebbero discariche.
Diceva bene ieri Marco Palombi: se non sei al tavolo, sei nel menu.
La povera Greta accolta da tutti i consumatori ambientali, dai cosiddetti potenti in verità proni a chi sappiamo bene, è il nuovo che arretra. Sala, preso ad esempio, pronto ad aprire i palazzi in suo onore, l'entusiasmo per la bigiata collettiva odierna, la nascita del nuovo paravento di cardinalizia memoria, l'ecosostenibile, emissioni zero, l'evidenziare che il capo d'abbigliamento è stato prodotto senza danneggiare l'ambiente, il fatto invece che per cucirlo a volte si impieghino minorenni a zero emiss..no! a zero euro quello conta poco, gli appelli di attorucoli, magari bravi e premiati ma con zero spessore, giranti il mondo con il proprio jet per arringare folle di babbani sui rischi dell'inquinamento, il riccastro monegasco che portò Greta a New York a zero emissioni e che possiede una società di noleggio elicotteri: sono tutti esempi di come questa moda autopulente molti, sia gestita e sopratutto destinata a divenir fuffa, nenia addormiente.
Dicevo dei potenti proni: credo sappiate bene, mi auguro, che probabilmente sulla tolda del comando mondiale non siedono i cosiddetti capi di stato; chi comanda è dentro ad enormi multinazionali, a società finanziare in grado di sconvolgere mercati e borse con una pressione di un tasto, molto simile a quello della valigetta nucleare ora in mano a quello con lo scoiattolo in testa, che a dire il vero è l'unico a cui non freghi una mazza dell'ambiente, e lo dice ripetutamente. Ebbene, costoro vivono e lucrano usando dei beni del pianeta a loro piacimento. Sono loro che fingono di appoggiare la nuova moda ecologista, tranquilli come sono che nulla potrà scalfire le lucrose colonne portanti la loro pacchiana esistenza. Se la voglia di lenire le sofferenze della Terra porterà qualcosa di economicamente vantaggioso, non ci sarà nessun problema ad immettere novità nel mercato, riducendo le emissioni in atmosfera; viceversa se tutto questo comporterà riduzioni di bilancio, state sereni, come direbbe il Bomba, che nulla muterà.
Per ultimo vorrei trasmettervi alcuni quesiti che mi frullano in testa, riguardo alle auto elettriche: qualcuno avrà già pensato al futuro, gigantesco smaltimento delle batterie usurate? E la corrente necessaria per ricaricare le vetture come verrà prodotta? Chi vigilerà sulla rottamazione delle auto diesel? Che reazione avranno i produttori arabi di petrolio?
Domandine che ancora non navigano nelle soloniche discussioni.
Sei sempre il solito criticone, pare dicano le vostre pupille. Può essere. Vorrei essere chiaro e preciso: chi è disposto a non cambiare il cell dopo tre anni? E la tv? Se esce il modello nuovo con iperboliche novità, chi riuscirà a dire no? E il pc che diventa obsoleto? A proposito di pc: ho un Mac in casa acquistato a fine 2012. Ho scoperto che Apple dopo sette anni non produce più ricambi! Chiaro il messaggio: cambialo! Ritorno ai quesiti: chi è pronto a non acquistare scarpe provenienti da lontano, prediligendo quelle fabbricate vicine, magari più bruttine? Chi sceglierà cibo fatto a pochi metri da casa, evitando i richiami delle sirene pubblicitarie?
Soffro, ammettendo di pensarla nel modo più subdolo e acquiescente possibile: sono immerso così tanto in questo consumismo 2.0, generante profitti per pochi, anzi: ma si dai, chiamiamolo con il suo nome antico: questo capitalismo 2.0, trascinante verso il baratro finale; vi sono tanto immerso da non riuscire più a concentrarmi sull'essenziale, sulle tanto amate in tempi remoti "piccole cose" di francescana memoria. Mi hanno levato tutto, modellandomi in un adulato consumatore di frattaglie, d'inutilità, di vacuo, di aria fritta. Sono piombato in mano loro, fingono di cullarmi mentre mi deridono, irridendo il mio essere. Mi consumano facendomi consumare. Ed ora stanno lanciando messaggi subliminali, invitandomi a rispettare l'ambiente! Ho solo un'arma a disposizione, per ora: vaffanculo gentaglia senza alcun rispetto, senza spessore! Vaffanculo! Naturalmente a zero emissioni.
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