sabato 22 settembre 2018

Templi del Lucro


In uno dei luoghi più consoni a questa forma adulterata di capitalismo, le farmacie, è in atto una nuova e becera moda: porgi la ricetta, ti prendono le scatole indi ti pongono la domanda: "vuole il sacchettino?" 
Visto che quattro scatole di medicinali da portare in mano potrebbero costituire un ottimo "fil rouge" tipico di Giochi senza Frontiere, sorge spontanea una domanda, che ho testé rivolto all'esercente: "perché me lo chiede?" 
"Ah sa, con i margini oramai ridotti che abbiamo sulle medicine, dobbiamo farli pagare!"; cinque centesimi per la precisione. La guardo attonito, miro la sua abbronzatura spettacolare, frutto di lunghe navigate con la classica barchetta del farmacista, comprendo quanto sia oramai degenerato questo sistema ove, in barba a tutte le filosofie, il lucro è adulato oramai ovunque, a cominciare da luoghi come questo in cui, a parte coloro che vi entrano per acquistare le varie "acquefresche" per ringiovanire, far ricrescere i capelli, spazzolare le rughe, trangugiare infusi per allocchi, molti ansiosamente sono alla ricerca di un qualcosa in grado di lenire dolori o sentenze solo rimandate.
Aveva ragione Fidel: una sanità gratuita, comprensiva di medicinali, è uno dei segnali da cui si deduce la crescita culturale di un popolo.
(il sacchettino non l'ho comprato e, tra gli applausi, mi sono incamminato verso casa in modalità consumato circense. Tiè!)

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