Proprio oggi che ricorrono i 5 anni (erano le 21:43
del 12 novembre 2011) dell'addio eterno dello Zio dell'attuale Bomba alla
presidenza del Consiglio e la consequenziale fine del Puttanesimo, proprio oggi
veniamo informati dal Fatto Quotidiano, dell'esistenza di un documento
protocollato e datato 2013, nel quale l'ambasciatrice Cristina Ravaglia,
direttore generale della Farnesina per gli italiani all'estero, mette in
guardia il mondo politico di allora, con il perenne Napolitano al comando,
degli "effetti potenzialmente distorsivi" di un sistema elettorale per
gli italiani all'estero "totalmente inadeguato, se non contrario ai
principi costituzionali che sanciscono il voto personale, segreto e
libero."
Capito?
E con la legge Tremaglia ci hanno votato nel 2013 e ci
voteranno anche il 4 dicembre.
E siccome lo scarto tra no e si parrebbe essere
minimo, il voto dei potenziali 4 milioni di nostri connazionali all'estero non
solo sarà determinante, ma rischia di far dubitare della validità del voto.
E
che fanno i nostri, anzi loro, eroi?
Sfruttano le maglie larghe, non solo viaggiando
a destra e a manca, fingendo di essere in missione per conto dello stato, non
solo mandando lettere di propaganda, non solo coinvolgendo nell'operazione
tutti i maggiori corrieri espresso del globo, ma aprendo, al solito, per l'occasione anche
il nostro portafogli: 155 milioni in 4 anni per il potenziamento della
promozione della cultura e della lingua italiana all'estero.
Che detta così
sembrerebbe anche cosa giusta!
Il pericolo sta nell'interpretazione: la lingua
italiana atta per parlare o lisciare il potere tosco-etruriano?
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