venerdì 25 novembre 2016

Il marito della Titti


La farsa della vicenda della Titti, moglie dell'onorevole Brunetta, scoperta ad inondare il web, sotto falso nome, di invettive in stile grillino contro il Bomba, rivela però una constatazione dell'ex ministro molto, ma molto, coinvolgente.
Brunetta descrive codesto scenario: in prossimità del referendum, diciamo venerdì 2 o sabato 3 dicembre, in caso di notizie riservate e nefaste, diciamo un margine di vittoria ampio del No, un 15% di differenza, all' egoriferito di Rignano potrebbe venire in mente un'idea, sconvolgente, incredibilmente di effetto: le dimissioni. 
Guardate che questo scenario, a mio parere, potrebbe non essere così lontano dalla realtà! 
Il Bomba, perso per perso, potrebbe giocarsi questa carta, blasfema quasi come avere degli assi sotto la manica durante una partita a poker.
Conoscendo il nostro, anzi loro, conducator, nulla è inimmaginabile. Il ragazzo è tanto smanioso di potere che potrebbe accarezzare questo ultimo, malefico, becero tentativo di riportarsi a galla, scongiurando la capitolazione di lui e di tutti i suoi sodali.
Pertanto fate attenzione massima ai prossimi giorni: gli indizi non mancheranno! 
Occorrerà centellinare, sminuzzare, radiografare ogni minimo battito di ciglia del poveretto. Ogni frase, ogni parola, ogni fiaba narrata ai tanti babbani in circolazione. 
Se arriverà a tanto, continuo a sperare che non lo faccia, se questa miserrima azione che potrebbe ribaltare il risultato giusto e salvante la nostra Costituzione, diverrà realtà, occorrerà mettere da parte ritrosie, parole a vanvera e scendere, democraticamente, in piazza. 
Uno così è giusto che venga dimenticato in fretta. Compresa la sua claque. 

Nessun commento:

Posta un commento