mercoledì 11 febbraio 2015

Viale alberato autunnale


Il litigio di Mario Capanna con Gilletti provoca imbarazzo, quasi tenerezza. Sbiadiscono nelle urla televisive parole di anni lontani quali lotta, solidarietà, uguaglianza, tutte oramai desuete, triste epilogo di sogni rivelatisi fiabe. 
Il tramonto può essere vissuto in vari modi: quello di Capanna sceso ad arzigogolare sul nulla con la massaia da 320mila euro dei nostri, pare essere il peggiore. 
Molto più divertente l'agio festaiolo di Bertinotti, impegnato perennemente in cenoni, aperitivi e cavialate grazie alla dorata pensione da noi elargitagli, dopo una lunga militanza di Rosso Garrulo consumata artisticamente ad abbaiare alla faccia nascosta della Luna.

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