giovedì 21 luglio 2022

E poi c’è Scanzi!!



di Andrea Scanzi

Guardate questi due bei geni contemporanei, Renzi e Renzaio.

Il primo, da sempre, è un disastro politico. Sciagura biblica abbattutasi anni fa sul centrosinistra italico, berlusconiano di seconda fila con meno talento di Rodrigo Ely, Renzi è da sempre un incapace politico di primaria grandezza. A questo giro si era messo in testa che, esasperando i 5 Stelle, sarebbe riuscito a fare un Draghi bis senza di loro. Ovviamente, e per l’ennesima volta, non ci ha capito nulla. Era e resta la più grande sbornia inutile nella storia della politica repubblicana italiana. Aveva più acume politico il Poro Menco di Molin Nuovo.

L’altro, Renzaio, è uno che per anni ha giocato al rivoluzionario garbato. Poi, folgorato sulla via della poltrona e dei banchieri, è diventato in un amen il Capezzone di Draghi. Son soddisfazioni vere. Qualche settimana fa ha creato una congrega di scalzacani e l’ha chiamata “Insieme per il (mio) futuro”. Credeva, così facendo, di blindare Draghi. Invece ha liberato le mani a Conte e ha accelerato il tramonto politico del suo amatissimo Mario. Un suicidio politico di livelli planetari.

A breve andremo al voto. Certa gente cade sempre in piedi, e vedrete che Renzi e Renzaio troveranno spazio in qualche macropartito (Pd? Forza italia?) che li imbarcherà. 

C’è però una speranza: che queste elezioni repentine e imbecilli, che coglieranno tutti impreparati tranne i post (?) fascisti, spazzino via renziani e dimaiani. Gente come Rosato, gennymigliore, Boschi, di Stefano, primodinicola e Azzolina ha meno voti degli anacardi e meno coerenza politica di Adinolfi. 

Liberiamoci di tutti questi vecchi e nuovi orpelli: è gente senza voti, senza ideali, senza niente. E in tutta onestà abbiamo già abbastanza guai così: perché aggiungerne altri?

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