Ho sognato stanotte, complice Bonomelli, cosa sarebbe successo se, al posto di Draghi, la Persona per Bene che lo precedette, avesse agito nella stessa modalità scelta dal piovuto dal cielo per grazia matarelliana; se Conte non avesse svelato, a pochi giorni dalla consegna del piano per il Recovery Fund, nessun particolare, nessuna anticipazione su ciò che l'Europa attende senza spazientirsi oltremodo, d'altronde si sa il drago è di casa laggiù!
Ho sognato titoli a nove colonne alludenti all'incapacità dell'allora Premier a gestire la cosa pubblica, gli strali sparati da ogni postazione fissa e mobile, i saccenti a pagamento mediatici sperticarsi in invettive degne di mercato rionale, il Bullo sciorinare interviste ad minchiam, suo marchio di fabbrica, in ogni dove, bagni pubblici e chioschi sui lungomare compresi.
I Sallusti, i Minzolini, il Barbuto Cazzaro, i giornaloni, i programmi serali come quello della Perpetua su rete4, le Gelmini, Sora Cicoria, il Cottarelli risparmioso, Gilletti ospite fisso del Cazzaro leghista, insomma: un coacervo di iper incazzati inneggianti al colpo di stato, al depotenziamento del Parlamento, la fine della democrazia, la nuova dittatura di Giuseppi che non comunica nulla a nessuno.
Risvegliatomi ho assistito alla dichiarazione della Bella Etruriana in merito all'incontro, atteso in anticamera perché il precedente con Sora Cicoria si è protratto oltre i tempi prestabiliti. Serena, ridanciana, tranquilla ha dichiarato la sua contentezza post incontro, in cui il Dragone nulla le ha detto in merito al Recovery, tenendola all'oscuro di tutto. Ma lei se ne è rallegrata lo stesso.
Di conseguenza ho compreso appieno di come la vita politica italiana sia dopata oltre ogni immaginazione, che i grandi progetti dei soliti noti, alla fine prevarranno su quelli del popolino. E Giuseppe Conte era un macigno da rimuovere frettolosamente.
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