domenica 18 aprile 2021

Non sono solo

 

L'Amaca
Non sono mica i Beatles
di Michele Serra
Capisco che per gli inglesi matrimoni e funerali della famiglia reale abbiano un forte significato simbolico, e anche un peso sentimentale che trascende la politica.
Trascendente, per altro, è l’idea stessa della monarchia: qualcosa che sta sopra, e al di là, di qualunque rivolgimento politico, e incarna il perpetuarsi di una Nazione attraverso i secoli. È il fascino, innegabile, dell’eternità, o meglio della coraggiosa imitazione che gli umani tentano di farne.
Quello che capisco di meno è l’interesse globale, unanime, dal Borneo a Vaduz alla Terra di Fuoco all’Italia, che circonda questa estenuata famiglia anglo-tedesca, motore, anche in Paesi che non c’entrano nulla, di una produzione mediatica quantitativamente mostruosa e qualitativamente spesso molto cheap , il malumore della nuora, i dissapori tra i fratelli, l’antipatia tra cognate, il nonno morto vecchissimo però «a sorpresa», come dicono in coro centinaia di corrispondenti da Londra che fingono, per protocollo, compunzione.
So che è solo una domanda retorica, ma non abbiamo altro di cui occuparci? Dopo la Brexit, per giunta, non sarebbe opportuno prendere atto del forte desiderio di metà di quel popolo (metà più virgola qualcosa) di starsene per suo conto, e dunque accogliere con sereno distacco, inviando sentite condoglianze, quanto avviene in quegli smisurati palazzi, e suggestivi castelli, un tempo al centro del mondo e ora molto di meno? Quanto di provinciale c’è, nel voyeurismo planetario sui reali di un’isola che fu padrona di un impero, e oggi non è più neanche membro dell’Europa? I Windsor non sono mica i Beatles.

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