lunedì 8 luglio 2019

Un altro specchio da scalare



Tutto, ma proprio tutto, pur di scalfire, scalzare quello che parrebbe essere un dirigibile gonfiato pronto ad implodere alla prima seria difficoltà. Ma la Gazzetta del Gianninismo sfodera qualsiasi tesi, anfratto, baia, pur di infliggere picconate all'uomo del momento che vanta, dalle ultime rilevazioni, un 38% di consensi in costante aumento. 
Rimarcando la totale sfiducia nel Cazzaro Verde, pongo un quesito proveniente dalla ultima storia politica di questo paese: perché siamo arrivati a questo punto, al plebiscito rivolto ad uno che non lavora ma abusa dei social per dire quello che tantissimi, depredati da decenni di inoculazione di scempiaggini atte ad intorbidire l'uso dei propri neuroni, bramano di sentirsi dire? 
Chi e cosa è responsabile dell'ennesima caduta di stile dell'elettorato di casa nostra? 
Non ho più voglia di rinvangare i decenni scorsi, le varie ere che hanno stravolto valori e contenuti. Se siamo arrivati a questo punto, al bivio per la probabile e vicina love story con questo pallone gonfiato, lo dobbiamo a chi, scientemente, gli ha preparato la strada, compreso il quotidiano qui sopra menzionato. Anni di ammucchiate insulse, di predazioni inaudite, di prese per il culo epiche, di triturazioni di valori conquistati a caro prezzo, di finzioni, di governi di opposizione mescolata alla maggioranza, di patti del nazareno, di combutte con finanza e banche, di spaesamento generale frutto di accordi inetti e sciagurati. 
Siamo arrivati sin qui perché è mancata la dignità, il rigore intellettuale, la sagacia, l'occhio di riguardo verso chi era in affanno. 
E per fortuna il M5S si è unito al partito del Cazzaro, imbrigliandolo, pagandone un prezzo altissimo che lo ha dimezzato! 
Quello a cui, in un vicino futuro, assisteremo sarà l'ineluttabile conseguenza di tutto quanto di errato è stato fatto nel corso degli ultimi anni. Abbracceremo il prossimo uomo forte, solitario, che come i precedenti leverà ulteriore terra da sotto le fondamenta. Sino a quando tutto, forse, crollerà!  

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