Il nostro reale problema nazionale trentennale, colui che avviluppa qualsiasi tentativo di ristabilire la giustizia, la dignità, bloccando ogni forma variegata di rinascimento culturale, di rinvigorimento sociale, colui che per diciotto anni pagò la mafia, che è stato condannato per evasione fiscale, il principe della delinquenza, ebbene sì: anche questa volta pare sia riuscito ad annientare un pur piccolo tentativo di ritorno alla civiltà in questo paese fondato, e da lui pienamente goduto, sulla corruttela.
La strategia d’impuntarsi su un nome per sparigliare le carte è vecchia come quel Puttaniere al quale le biologiche norme, purtroppo, gli stanno elargendo sin troppo.
Ma oltre lui c’è ancora di più: la forza politica, si fa per dire, che negli anni passati gli ha consentito di rinvigorirsi, di non affossare, accudendolo, vezzeggiandolo, supportandolo, è rea di cotanta nefandezza storica, che solo il tempo ne sancirà l’inaudita gravità.
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