lunedì 28 maggio 2018

Cottarelli-dito




Premesso che la richiesta di Impeachment verso il Presidente della Repubblica sia una cagata pazzesca (cit.), alla Giorgia Meloni appunto, occorrerà invece concentrarsi in questi drammatici momenti, su alcuni aspetti che, al solito, sfuggono alla nostra attenzione in quanto abbacinati, in questo caso, dal Cottarelli-dito.

Il trionfatore del post-elezioni è stato Matteo Salvini, che è riuscito pure a papparsi, come fosse un babà, Luigino.

Invece di prendersela con Mattarella, perché non interrogarsi sui motivi che hanno portato questo paese ad essere il saltimbanco d'Europa, sbeffeggiato dai teutonici, irriso da Gin Tonic Juncker, sfottuto da tutti i parassiti viventi nel regno della Burocrazia di Bruxelles? Perché non ricordare le trasferte con il cappello in mano dell'Ebetino, la stucchevole richiesta di sforamento del deficit al fine di pagare la mancetta degli 80 euro, il mieloso Gentiloni sempre pronto a dire "zi badrone" alle richieste tecno-rapto-finanziarie europee? 
E ancora: chi firmò i trattati capestro trasformanti ed annientanti la nostra sovranità nazionale?

Uno dei giochi più sporchi avvenuti in questi ultimi tempi è quello del PD che prima ha lasciato letteralmente solo Mattarella nel momento della formazione del governo, per poi fulmineamente difenderlo, in virtù della corrente di pensiero dominante al suo interno, il Paraventismo, di cardinalizia memoria dei tempi della banda purpurea guidata da Ruini.

Capitolo Delinquente: è rimasto silente, fiducioso, in attesa di poter ripresentarsi come l'unica salvezza nazionale alle prossime elezioni. Mattarella, nel caso di un probabilissimo ritorno in scena del Puttaniere, utilizzerà lo stesso metodo intransigente profuso ieri, visto che quell'ometto per diciotto anni pagò balzelli alla mafia? Oppure, come sarà probabile, rivedremo tornare in auge pure copiatrici di tesi, finte laureate, figlie di cotanti padri, e Angelino Alfano (un compendio di tutte le storture che non bisognerebbe possedere per fare il ministro)?


Ma ecco il Cottarelli-dito ad offuscare ragione, supposizioni e sentimenti; se oltre a questo venticinquennale servitore del fondo monetario internazionale, aumentassero le dosi mediatiche della D'Urso, del Grande Fratello e simili inverecondie, con magari in aggiunta anche qualche petardo sparato qua e là, il gioco sarà fatto, la paura di lor signori svanirà e a noi non resterà che concentrarci su Qatar 2022, con relativa voglia di rivincita pallonara, molto più affascinante di questa sit comedy dal finale scontato, Paraventismo compreso.

Nessun commento:

Posta un commento