venerdì 15 novembre 2013

Sensazioni


Guardando la puntata di Servizio Pubblico di ieri sera ho avuto sensazioni altalenanti. Un servizio ha messo in evidenza la disparità di vita di alcune persone ridotte in miseria dalla crisi, che mangiano alle mense della Caritas ed altri che tranquillamente si riforniscono per i lauti pranzi dal Peck il bissonegozio alimentare dove le leccornie costano tanto, tanto, tanto.
E' una faccia dell'Italia di oggi e di ieri. I ricchi si arricchiscono sempre più e nella fascia media fioriscono sempre più persone che diventano passando i cinquant'anni, rifiuti inutilizzabili.

Coloro che vivono di politica utilizzano le risorse comuni a titolo personale, pasteggiando a champagne con soldi nostri. 
Nelle regioni oramai è consuetudine rubare, il problema principale è quello di continuarlo a fare senza farsi beccare. 

La sensazione che mi nasce dal cuore è quella dell'ineluttabilità: non ci possiamo far niente, siamo inermi davanti a questo sistema brigantesco autorigenerante. 
Le persone per bene oramai emergono dal caos e vengono guardate come degli eroi. Chi vive la propria vita onestamente tra non molto sarà ricercato per portare la propria esperienza nei talk show, alle sagre o a qualche concorso a premi organizzato da qualche politico che sicuramente farà la cresta sulle spese della manifestazione. 

Sensazioni di inutilità, di nullità. 

Forse oramai non ha neppure più senso scriverne.

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