venerdì 3 maggio 2024

L'Amaca

 

Come vecchi tifosi in trasferta
DI MICHELE SERRA
Sarebbe forse meno palpitante, la chat nazionale sulla candidatura del parà Vannacci, se più meritevoli argomenti occupassero la scena.
Con una guerra alle porte d’Europa, per esempio, è o non è interessante sapere quali dei partiti italiani sono favorevoli a una difesa comune europea, quali contrari e quali metterebbero la X sulla casella “non rispondo”? E sulla questione della concorrenza cinese, e dei prodotti “globalizzati” che hanno libero accesso ai nostri mercati senza avere dovuto sottostare alle stesse rigide regole produttive e sanitarie, quali sono le proposte?
Mettere dazi? Far finta di niente? Chiedere l’adesione alla Cina?
Che cosa pensano i nostri candidati delle partite economiche e politiche più rilevanti, a parte la vaga eco del derby “più Europa/meno Europa” che qualcosa dice, ma non abbastanza da capire che cosa intendono fare, o provare a fare, i più-europeisti e i meno-europeisti? A poco più di un mese da un voto che, da tempo, viene definito con enfasi “di importanza storica”, possibile che si debba andare a votare per l’Europa con lo stesso vaglio già adoperato per le nostre piccole cose domestiche, come vecchie tifoserie in trasferta che è già tanto se, arrivate a destinazione, sapranno trovare l’albergo?
Tra l’altro, parlare più nel dettaglio delle cose che dovranno decidere, una volta eletti, i nostri eurodeputati, aiuterebbe a diradare l’idea cretina che l’Europa si occupi solo di farina di grilli o di come tarare i termostati. C’è il mondo in guerra, il riscaldamento del pianeta, la dismissione industriale, se anche l’Europa fosse solo un grande bureau di passacarte, gli spari alle finestre e le alluvioni per la strada le daranno, gioco forza, la sveglia. Ora che i partiti hanno terminato lo sforzo titanico delle candidature, vogliamo parlarne?

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