Sempre delicata come solo lei sa fare, nettare della buona politica, esempio eclatante di quanto personcine della sua statura, possano aiutare l'intera nazione, la zarina etruriana ha giudicato l'operato di Scanzi, vaccinatosi in anticipo per una non meglio precisata lista salva vaccini prossimi allo smaltimento, perché avanzati ed in scadenza.
Premesso che sevfossi stato al posto di Scanzi non mi sarei vaccinato, quello che reputo squallido è che giudizi di questo tipo scaturiscano da un'adulante della poltrona com'è Ella, che per farsi rieleggere alla Camera dovette migrare a Trento, visto che dalle sue parti non l'avrebbero votata, probabilmente, neppure i secondi cugini. Che al tempo dello sfarzoso ministero, incontrò vertici di banche per agevolare, pare, la vicenda giudiziaria del su' babbo.
Non difendo Scanzi, ci pensa già lui al meglio; difendo, pur se di default non c'è affinità tra la vicenda vaccino scanziano e il comportamento politico oramai decennale della mnemonica, la validità della principale regola di chi vive sul costantemente sul proscenio: agire, sempre ed in ogni caso, nel rispetto della collettività.
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