giovedì 16 luglio 2020

Il post Depredon


Dai palazzi filtrano indiscrezioni riguardo alle reazioni sull'allontanamento dei Depredon dalla cassa autostrade: pare che ad esempio "qualcuno" attualmente di casa in uno stabilimento chic di Forte dei Marmi, tradendo il Papeete per ragioni elettorali, abbia trangugiato sei angurie ghiacciate e bevuto fulmineamente tre mojiti, riuscendo a vincere la classica e gioiosa gara di rutti al cellulare con l'amico e rivale Calderoli. 
Non l'ha presa bene neppure Sora Cicoria la quale, indispettita, sembra si sia di nero vestita per apparire da un balcone nascosto urlando a squarciagola frasi sconnesse inizianti con il classico "Italianiii!"
Nelle redazioni dei "giornaloni" invece tirava aria mesta e luttuosa. Alcuni direttori, piangendo, sono stati rincuorati dai loro editori, impegnati al solito in estenuanti sedute borsistiche e nello studio minuzioso su come fottere in nuovi modi i babbani a loro riferiti. 
Alcuni giornalisti ossessionati dal successo del Premier, tra cui Feltri, Facci, Porro e Tito, pare si siano ritrovati in una stanza d'hotel per digiunare inginocchiati sui ceci, nella speranza che la provvidenza agevoli la dissolvenza perpetua di Conte; pare che abbiano partecipato alla macabra funzione anche monsignori impegnati strenuamente nella lotta all'attuale Pontefice. 
Una particolare segnalazione ci è giunta dai vicini di casa di Sgarbi: pare abbia trascorso tutta la notte sul proprio terrazzo, ululando alla Luna ed inveendo violentemente contro il Premier al grido di "capra, capra!" 
Al povero ex critico d'arte, oramai in disuso, è stato trasportato in un centro riabilitativo per l'ennesimo tso. 


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