domenica 26 gennaio 2020

Cogitate!


No, non può essere, è inconcepibile che su quelle sane terre dove da sempre il coabitare, il sorridere alle sventure, agli intoppi del fato, alle negligenze del destino, dove lo stare a tavola corrobora gli altri sensi e il curare tutti senza che la disparità sociale neghi a chicchessia qualche farmaco, qualche prestazione è vanto pure per noi foresti; dove il ballo, il canto, il pensiero s’accomodano perché bene accetti; ebbene è inconcepibile la possibilità che da domani arrivi uno stravolgimento indegno dei rapporti umani, l’apertura al privato per sollazzare i soliti e malevoli onnivori che vorrebbero arraffare ogni cosa per i loro agii, le loro commistioni, il filosofeggiare predatorio. No, non può essere, non ci credo, spero ancora. Mi auguro che prima del seggio molti entrino nei sacri scrigni alla Felino o Langhirano e, respirandone gli effluvi, attivino la cervice, allontanando quello squallido suonatore di citofoni, il nuovo Idiota Forte che potrebbe tutti attanagliarci nuovamente, come prima di lui fecero il Sarcofago Pregiudicato e il Ballista, le gonadi. 
Vi siano d’aiuto in quest’ora solenne le parole del Maestro riguardo al vostro astro regionale:

“Bologna è una donna emiliana
di zigomo forte, 
Bologna capace d' amore,
capace di morte, 
che sa quel che conta e che vale,
che sa dov' è il sugo del sale, 
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi
per quanto colpita...”

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