lunedì 27 agosto 2018

Nei meandri


Sto leggendo un ottimo libro di Sandra Bonsanti "Il grande gioco del Potere" e mi sono raggelato nell'apprendere che, durante il sequestro Moro, fu smantellato, ad opera dell'allora ministro degli Interni Cossiga, non mi manca assolutamente il Picconatore, l'efficientissimo nucleo antiterrorismo guidato da Emilio Santillo. 
Cossiga anzi, per chi se lo ricorda, Kossiga istituì il comitato anticrisi composto, tra gli altri, dai seguenti signori:

Generale Giudice, capo della Guardia di Finanza
Ammiraglio Giovanni Torrisi, capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Giuseppe Santovito, capo del Sismi
Prefetto Giulio Grassini, direttore del Sisde
Generale Donato Lo Prete, pure lui al vertice della Finanza
Colonnello Giuseppe Siracusano Responsabile dei posti di blocco
Criminologo Franco Ferracuti 
Prefetto Ferdinando Guccione
Funzionario di polizia Elio Cioppa

Bene, cosa avevano in comune questa brodaglia di potenti, qual era il minimo comun denominatore che legava questi ribaldi in un momento tanto grave per la nostra Repubblica, durante la ricerca del covo delle brigate rosse, scritto rigorosamente minuscolo, dove detenevano il Presidente Aldo Moro in attesa di giustiziarlo? 
Erano tutti, ma proprio tutti appartenenti alla mefitica, squallida, vigliacca associazione massonica P2, retta da quel bastardo, per fortuna già da parecchio sotto terra, Licio Gelli. 
Tanto per capire il perché non fu trovato il covo, né lo statista, per il godimento degli sciacalli golpisti di allora, che s'aggiravano attorno al nostro stato, con il beneplacito di mamma America. 
Da voltastomaco!   

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