giovedì 4 maggio 2017

Speranze


La discesa in campo, per certi versi comica, di Forceri alimenta la speranza di chi, come me, ha vissuto tanti lustri in questa città assistendo alla sparizione, alla scomparsa di uno dei fondamenti democratici, dogma riconosciuto in tutte le latitudini: l'alternanza.
Ben sapendo che l'ex presidente dell'autorità portuale avrà pochissime chance di affermarsi e che nel successivo ballottaggio presenterà il conto all'immarcescibile forza politica detentrice dell'Incrostazione politica cittadina, mai come oggi esiste in città la possibilità che lo stantio, l'immoto, il tentacolare potere simil-sinistrorso, retto e sorretto da una forma perfetta di consociativismo, venga finalmente spazzato via. 
E questo, ripeto, è un'esigenza prettamente democratica, messa in soffitta, anche a livello nazionale, da una classe politica trasformatasi negli anni in tecno-rapto-castale. Alternanza vorrà dire di vedere schiere di batteri nutritisi con le incrostazione più becere, lasciare finalmente il campo a una pulizia delle giunture comunali, oramai troppo dinoccolanti a causa di una glaciazione pluri decennale, responsabile di scandali oramai in soffitta da troppo tempo. Chiunque andrà al comando, non riconducibile ai soliti noti, non potrà portare altro che ventate d'aria fresca, d'innovazione generazionale, di progetti non dipendenti da cooperative sempre colorate nello stesso modo. Spariranno, finalmente, intellighenzie agiate, fintamente e squallidamente recitanti il ruolo di accudenti i bisogni reali della città, dediti alla propria spettacolarizzazione del pensiero, al presenzialismo auto rigenerante, al continuo sovvertimento dei reali valori accostabili ad una sinistra sempre più in crisi d'identità. 
Errori, delitti ingurgitanti risorse (l'elenco è lunghissimo ma bastano pochi riferimenti, tipo Pitelli, Acam, container, differenziata per rendere l'idea) richiedono, necessitano dell'alternanza democratica, in questo comune da troppi lustri in balia di questa ondivaga sensazione d'immota inutilità di molti, per il bene di pochi.

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