sabato 18 aprile 2015

Risveglio


La sana arsura figlia del rosso serale suona in cervice il momento del risveglio, rigorosamente prima dell'alzata della palla di fuoco perché come dice il Maestro...
"Salta in piedi Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora! Per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri" (Guccini-Don Chisciotte).

La mano cerca la bottiglia in attesa sul comodino come la Santanchè il pin del Vampiro Sallusti.
Nel contempo gli avi nel buio confabulano sul da farsi, su come organizzare la giornata con la sponda consociata al fare che propone scalate in montagna, pittate casalinghe, cambi di stagione, pulizia dei vani sul modello Cern.
L'ampia e nutrita schiera dei Poldo oziosi invece dorme ancora ed i suggerimenti arrivano via mail neurologica: divanate galattiche, schiere di telecomandi intonsi su cui perdere le impronte digitali, spianate di sdraio, quintali di riviste. Uno spettacolo! 

Intanto però imperterrita l'arsura pretende liquidi ed allora questa semplice operazione inaugura la giornata nel peggiore dei modi: svitato il tappo, esso cade e si comporta come quando in macchina ti scivola il cellulare e tu mentre stai guidando lo cerchi con la mano ma esso, trasportato dagli gnomi cattivi che vivono sotto i tappettini, si è già incuneato tra gli ingranaggi del sedile che solo l'abile manovra del Pluridecorato Meccanico Arrivabene, vincitore del premio Albero a Camme in svariate edizioni, riuscirà a riconsegnartelo: il tappo scompare e quindi la ricerca diviene simile a quella del neurone nella testa di Gasparri: senza esito!
Nel buio, per non svegliare nessuno, compare Albert:"guarda che nulla si crea e nulla si distrugge!"
Lo so, lo so!
Ma il tappo è sparito. 
Alziamoci! 
L'atto in sé semplice, diviene feel-rouge: la mano parte ad arco e centra la bottiglia che si rovescia e nel silenzio il "glu-glu-glu" ha lo stesso effetto di vedere Formigoni pagare con i suoi soldi!
Annaspando cerco di alzare il collo, non il mio, lo trovo e naturalmente con i piedi bagnati, facendo silenzio meglio di Bagnasco durante il Regno del Puttaniere (a proposito ora invece parla, difendendo l'Ignara, perché mosso da amicizia di lungo corso e "cementifera" col Burlando e per qualche poltroncina dorata in banche e sanità) rialzo la bottiglia ormai vuota più che la coscienza di Alemanno ed incitato all'imprecazione dai "folletti gaelici" ingrugnati per via di riposare sotto le lenzuola in zona scora, cerco le ciabatte più che la D'Urso il dolore da svetrinare e trovatele, le infilo con dinamismo da incazzatura e l'atto mi apre la visone dei cieli nuovi, in quanto dentro la ciabatta il tappo mi aspettava come un timbro per ceralacca ed ora ne posseggo una sua riproduzione sotto la pianta.

Non rompo il silenzio anche se immagino Convention di bestemmie curiosissime (copyright P.Villaggio) in cui vincerei a mani basse! Mi tolgo le ciabatte, dirigendomi fuori camera quando il mignolo incontra un vecchio amico, lo Spigolo dell'Armadio! 
Era tanto che non si vedevano! Un abbraccio intenso! 

A me invece resta la contemplazione della materia oscura dalle parti del Gran Carro, la solidarietà della terra degli sfigati, che mi vorrebbero eleggere vice presidente (non presidente perché perdendo per un voto e per sfiga, onorerei la carica) e la sensazione, netta e limpida, che oggi poltrirò magistralmente, essendo indiscutibilmente questo un Merdy day!

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