La sana arsura figlia del rosso serale suona in
cervice il momento del risveglio, rigorosamente prima dell'alzata della palla
di fuoco perché come dice il Maestro...
"Salta in piedi Sancho, è tardi, non vorrai
dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora! Per i
primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei
confronti dei doveri" (Guccini-Don Chisciotte).
La mano cerca la bottiglia in attesa sul comodino come
la Santanchè il pin del Vampiro Sallusti.
Nel contempo gli avi nel buio confabulano sul da
farsi, su come organizzare la giornata con la sponda consociata al fare che
propone scalate in montagna, pittate casalinghe, cambi di stagione, pulizia dei
vani sul modello Cern.
L'ampia e nutrita schiera dei Poldo oziosi invece
dorme ancora ed i suggerimenti arrivano via mail neurologica: divanate
galattiche, schiere di telecomandi intonsi su cui perdere le impronte digitali,
spianate di sdraio, quintali di riviste. Uno spettacolo!
Intanto però
imperterrita l'arsura pretende liquidi ed allora questa semplice operazione
inaugura la giornata nel peggiore dei modi: svitato il tappo, esso cade e si
comporta come quando in macchina ti scivola il cellulare e tu mentre stai
guidando lo cerchi con la mano ma esso, trasportato dagli gnomi cattivi che
vivono sotto i tappettini, si è già incuneato tra gli ingranaggi del sedile che
solo l'abile manovra del Pluridecorato Meccanico Arrivabene, vincitore del premio
Albero a Camme in svariate edizioni, riuscirà a riconsegnartelo: il tappo
scompare e quindi la ricerca diviene simile a quella del neurone nella testa di
Gasparri: senza esito!
Nel buio, per non svegliare nessuno, compare
Albert:"guarda che nulla si crea e nulla si distrugge!"
Lo so, lo so!
Ma il tappo è sparito.
Alziamoci!
L'atto in sé
semplice, diviene feel-rouge: la mano parte ad arco e centra la bottiglia che
si rovescia e nel silenzio il "glu-glu-glu" ha lo stesso effetto di
vedere Formigoni pagare con i suoi soldi!
Annaspando cerco di alzare il collo, non il mio, lo
trovo e naturalmente con i piedi bagnati, facendo silenzio meglio di Bagnasco
durante il Regno del Puttaniere (a proposito ora invece parla, difendendo
l'Ignara, perché mosso da amicizia di lungo corso e "cementifera" col
Burlando e per qualche poltroncina dorata in banche e sanità) rialzo la
bottiglia ormai vuota più che la coscienza di Alemanno ed incitato
all'imprecazione dai "folletti gaelici" ingrugnati per via di
riposare sotto le lenzuola in zona scora, cerco le ciabatte più che la D'Urso
il dolore da svetrinare e trovatele, le infilo con dinamismo da incazzatura e
l'atto mi apre la visone dei cieli nuovi, in quanto dentro la ciabatta il tappo
mi aspettava come un timbro per ceralacca ed ora ne posseggo una sua
riproduzione sotto la pianta.
Non rompo il silenzio anche se immagino Convention di
bestemmie curiosissime (copyright P.Villaggio) in cui vincerei a mani basse! Mi
tolgo le ciabatte, dirigendomi fuori camera quando il mignolo incontra un
vecchio amico, lo Spigolo dell'Armadio!
Era tanto che non si vedevano! Un
abbraccio intenso!
A me invece resta la contemplazione della materia oscura
dalle parti del Gran Carro, la solidarietà della terra degli sfigati, che mi
vorrebbero eleggere vice presidente (non presidente perché perdendo per un voto
e per sfiga, onorerei la carica) e la sensazione, netta e limpida, che oggi
poltrirò magistralmente, essendo indiscutibilmente questo un Merdy day!
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