Il premio Nobel Dario Fo ha candidamente detto che se per caso Brunetta dovesse giurare come ministro, servirà un seggiolino.
Apriti cielo!
Si sono indignati! Chiedono il ritiro del Premio Nobel a questo baluardo di libertà, che dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutti noi. Sicuramente una mente serena come quella di Fo non voleva colpire Brunetta nel suo difetto fisico.
La bassezza di Brunetta, al pari di tutti i componenti il PDL è sostanzialmente morale.
Stature infime sono infatti coloro che da vent'anni difendono gli interessi di un Puttaniere Nano anche lui nello spirito.
L'indignazione dei componenti la banda pidiellina è un insulto alla ragione!
I Cicchitto, i Lupi, i Santanchè che nel recente passato hanno votato dentro la sacralità del Parlamento la mozione che affermava che la giovane e minorenne marocchina pareva realmente essere la nipote di Mubarak, cosa devono insegnare al nostro popolo depredato negli anni sia materialmente che moralmente?
Nulla.
In qualsiasi altra parte del mondo ognuno di loro sarebbe già stato cacciato dai centri di potere, avrebbero tentato in qualche altro modo di rimanere nella visibilità forse anche prostituendosi al miglior offerente, grazie al loro bagaglio culturale che si sono costruiti nel ventennio del Malefico Faraone Nano.
Qui da noi no! Grazie ad una collusione perpetua con la finta opposizione, essi sono ancora in sella pronti come non mai a far quadrato per salvare il loro sovrano dalla giusta condanna processuale che sappiamo non averrà mai.
E allora di cosa parlano?
Di nulla, come al solito. Si arrabbiano se qualcuno colpisce uno di loro, s'indignano mentre dall'altra parte restano perennemente proni al loro duce che li rinfocilla a dovere, che li coccola a puntino per averli sempre proni e servili.
Senza sfiorare il difetto fisico ma rifacendoci a Madama Moralità diciamo anche noi al veneziano: "Nanaccio della malora!".
E che la Giustizia prevalga prima o poi in questo porcilaio che chiamiamo politica!
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