sabato 31 dicembre 2022

L'Amaca

 

Non insegnate ai bambini...

DI MICHELE SERRA

Le notizie davvero appassionanti rischiano di perdersi nella bolgia.
Dunque, per carità, non lasciamo che passi inosservata la proposta di legge del deputato leghista Centemero, tesoriere del partito, che vorrebbe rendere materia scolastica, fino dalle scuole primarie, “l’educazione finanziaria”. Si tratterebbe, per bocca dello stesso Centemero, di dare “ai futuri adulti maggiore consapevolezza della gestione oculata delle proprie risorse e della difesa del patrimonio”. La difesa del patrimonio. A partire dai sei anni di età. Poveri bambini. Il fatto che Centemero sia stato condannato, in primo grado, per finanziamento illecito dei partiti, mi sembra appena un dettaglio di fronte all’enormità di un pensiero politico (e più ancora: di una dimensione umana) che, a partire dalla prima elementare, comincia a parlare di quattrini, sprofondando i bambini, con parecchi anni di anticipo, in quella morte delle illusioni che è “la gestione del patrimonio”: ammesso che, da grandi, ne abbiano uno. Luigi Pintor (che non nacque né morì ricco) scrisse in Servabo che l’unico ceffone che ebbe da suo padre fu perché, a tavola, aveva pronunciato la parola “soldi”.
Ho rispetto del denaro, ma solo perché ho rispetto del lavoro. Non ho rispetto di chi considera i quattrini come la misura del mondo. Quasi tutta la politica, negli ultimi trent’anni, ha rinunciato a parlare d’altro perché parla quasi solo di soldi: come meravigliarsi, poi, se ha perduto tutto o quasi il suo prestigio? La proposta di legge del deputato Centemero mi ha fatto venire in mente i primi versi di una canzone di Gaber: “Non insegnate ai bambini/la vostra morale/è così stanca e malata/potrebbe far male”.

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