Ascolto Radio Capital quando vado al lavoro, e oggi mi sono imbattuto in una severa critica dell'assessore all'istruzione della Regione Veneto, in merito ai famigerati banchi con le ruote. Ineccepibile sotto certi aspetti la critica, anch'io credo che l'acquisto di codesti semoventi sia stata una sonora stronzata. Ma l'assessore è andata giù pesantemente, facendo sorgere il sospetto che vi sia intrinsecamente una ragione politica nazionale. Elena Donazzan è il suo nome e devo dire che ho ascoltato con attenzione le sue sonore critiche, fino a quando l'intervistatore le ha rivolto la domanda svelante l'arcano: "E' pentita di aver cantato Faccetta Nera?"
Cribbio, anzi: cazzo! E' lei la sciagurata e gracchiante cornacchia che cantò la fetida canzoncina fascista! Cribbio, anzi: cazzo! Ed è ancora a dirigere l'istruzione veneta, porcaccia di una miseriaccia nera come quella canzonaccia fascista? Zaia l'ha lasciata nel suo ruolo? E questa fascista pentita, si sa che i fascisti fingono sempre di pentirsi essendo conigli, come s'azzarda a criticare i banchi con le rotelle, una cazzata ripeto, dal basso del letamaio da lei rinvangato?
La cantò in quella orribile trasmissione radiofonica che anch'io una volta ascoltavo, la Zanzara, retta da quel Cruciani che non vorrei mai incontrare durante un viaggio per una serie interminabile di ragioni. La cantò e fu solo redarguita dallo Zaia di tutti loro, senza venir degradata sul campo, come generalmente si confà coi fascisti.
Mi chiedo: abbiamo un assessore all'istruzione palesemente fascista e ci facciamo stordire dalle sue polemiche sugli oramai famigerati banchi a rotelle senza proferir alcun commento in merito del tipo "taci fascista!"?
Mi ero messo a dieta al riguardo, riproponendomi di ridurne la quantità; ma come faccio a non mandare a fare in culo la cornacchia nera canterina? Ditemi come potrei tacere? Probabilmente solo col collutorio di ricino molto in voga presso la lettiera di casa comune alla Donazzan che, ripeto, è assessore all'Istruzione alla regione Veneto! Ma vaffanculo! (repetita iuvant. Ehhh se iuvant!)
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