La coerenza, una moneta fuori corso
di Antonio Padellaro
Fuori la coerenza, antica e tristanzuola come lo scialle della nonna e dentro il pragmatismo Prêt-à-porter che si porta su ogni gabbana nella collezione dell’allegra ammucchiata. E dunque fuori dalle scatole Alessandro Di Battista, uno fissato con la coerenza che, come diceva Oscar Wilde, è l’ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione (per non dire peggio). Che infatti annuncia l’addio al Movimento “con un video ambientato nella cucina Ikea di casa zona Cassia tra tegami, presine fatte con l’uncinetto” (Il Messaggero). Poveraccio, che brutta fine, fornelli a gas e squallidi uncinetti invece della sala d’armi di un casale umbro tra stemmi araldici e teste di cervo impagliate, mentre nel camino scolpito a mano il sobrio fuoco crepita. Un tipo davvero strano questo “Che de’ noantri” (ah ah) visto che “nessuno ha mai capito veramente perché sia rimasto fuori dalle elezioni del 2018, rinunciando a una poltrona sicura da ministro degli Esteri” (Repubblica): e chissà cosa c’è sotto. Uno che “negli ultimi anni ha postato quasi ogni giorno una foto di sé con i figli , Dibba in famiglia, uno sfoggio che testimoniava un certo imborghesimento, una lontananza dalle durezze della battaglia politica” ( Repubblica). Foto quotidiane con pargoli e consorte: davvero un borghesuccio. E mentre gli altri capi grillini “si sono mossi eccome, esercitando una coerenza che gli va riconosciuta Alessandro Di Battista è rimasto fermo. E si è trasformato nell’ultimo panda” (Corriere della Sera).
Diciamolo, un panda un po’ cretino. Del resto, continuare a credere negli ideali giovanili, rifiutare seggi in Parlamento e poltrone ministeriali, e poi staccarsi dalle proprie radici, dai ricordi più belli (e magari provarne dolore) non ha molto senso se l’unità di misura è la coerenza. Moneta fuori corso e con cui non si mangia, soppiantata dal pragmatismo (che è come paragonare il tallero al bitcoin). “Io europeista? Sono un pragmatico”, replica Matteo Salvini a chi gli fa notare la giravolta leghista a 360 gradi. Pragmatismo: corrente filosofica/atteggiamento finalizzato a ottenere, talvolta anche in modo spregiudicato, risultati concreti. Ricordate quel motivetto? “Io sono un uomo nuovo, da un po’ di tempo ambientalista, sono progressista, al tempo stesso liberista antirazzista, e sono molto buono sono animalista, non sono più assistenzialista, son federalista”. Non vi sembra un eccellente programma di governo? Autore Giorgio Gaber. Titolo: Il Conformista (“che senza consistenza si allena a scivolare dentro il mare della maggioranza”).
Nessun commento:
Posta un commento