domenica 24 gennaio 2021

Non ci siamo

 


Credo che si debba riordinare, rinvigorendo le idee, i progetti, le aspettative: eravamo partiti dal canotto bolognese sfanculante il sistema, ci ritroviamo a pendere dalle decisioni di Tabacci! Non direi che sia stato un percorso decoroso, tutt'altro! Dall'"Uno vale Uno!" di 'sta ceppa, alla smania di proseguire del Bibitaro, la debacle è ormai prossima a essere confezionata.

Certo: gli attacchi sono stati di una potenza inaudita, il coro dei media proni alle mefitiche conglobazioni della mortale finanziarizzazione economica, travolgente equilibri, idee, concetti di armonizzazione dei ceti sociali, pure.
Il continuo e pervicace screditare ad opera di giullari cacofonici non curanti dei miasmi di ere precedenti, smaniosi di ritornare a contare qualcosa, per spartirsi le ennesime risorse a scapito della collettività, la sonnolenza padrona di molte cervici ammaliate dai soliti ninnoli stordenti il senno, hanno compiuto il resto.
Siamo arrivati al punto che probabilmente verrà bocciata una riforma seria della Giustizia, non ci curiamo che i responsabili di atrocità sociali potranno un giorno sfangarla grazie a quella prescrizione "made in puttaniere" che ha protetto in anni passati molti orchi incravattati. Ma al Clown Rignanese ciò non frega 'na mazza, visto che pure gli oltre cinquecento morti giornalieri, gli hanno fatto un baff!. I cosiddetti "poteri forti" la stanno sfangando, il circo insalubre degli anni del Ballismo sta per tornare in tolda, per agguantare la Torta Europea.
Nessuno si impensierisce al riguardo, toti ops! tutti progettano nuove e maestose gettate cementifere in nome della crescita, del progresso, che qui ad Alloccalia, è pensiero comune cogitare, ossia che il futuro sia direttamente proporzionale alla cara e sempre amata betoniera, ideale questo preconfezionato dai disastri comunicativi di cui sopra.

Tutto quanto di corretto e serio è stato fatto in tutti questi anni è melanconicamente caduto nell'oblio, vedasi il taglio degli stipendi, l'assenza quasi assoluta di procedimenti in corso per rapto-politica, il sostegno economico a chi combatte ogni giorno per la propria dignità.
Nulla è riconosciuto dai grandi ed integerrimi Giornaloni, ora di proprietà di Famiglie Nobili che, ad esempio, lo scorso anno ottennero "Prestitoni" da 6 miliardi e passa con la garanzia dello Stato, che ci dicono essere noi, per poi dividersi, notizia di pochi giorni fa, tra compari ed amichetti consanguinei, quasi tre miliardi di lardo frutto di scorribande finanziarie.

La soluzione, a mio modesto parere, credo passi attraverso la porta stretta e sofferente del ritorno alle urne, per levarsi finalmente dalle gonadi lo gnomo ridanciano, lasciando che le sore cicorie ed i cazzari andando finalmente al potere con le ricette della casa, fasciste nella fattispecie, ed i disastri certi che ri-dovremo sopportare, non per molto ci si augura, costituiranno la nuova spinta propulsiva nel ricercare l'ennesima novità decente, corretta.

Ma esiste anche un'altra possibilità: il partito nascente della Persona Perbene, e proprio per questo sotto un attacco ignobile e senza ritrosia, con ricorrenti alterazioni della verità ad opera di peripatetici pennivendoli e Ruttologi, alla Maglie per intenderci, un partito questo già con percentuali di consensi otto-dieci volte quello simil panda di Italia (Semi)Viva.
In pratica, al momento, due italiani su dieci manifestano l'apprezzamento nei confronti della Persona Perbene che vorrebbe abbattere la nenia oramai vomitevole che concerta le aspettative di facoceri indegni (probabilmente già vaccinatisi in nome e per conto del blasone di famiglia "io so' io e voi nun siete un cazzo") con quelle di professionisti indomiti della politica (ossimoro) acchetata e silente per l'inamovibilità, i cui danni saranno sopportati e pagati dalle generazioni future. Un quasi 20% che tutto sommato ci permette d'intravedere uno squarcio di sereno, per rivedere le stelle. Non quelle di prima, che sono la copia di quelle di un tempo, bensì le vere, indicanti la rotta verso una completa pulizia e perché no: rottamazione.

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