Certo che m'incazzo! Avendo tempo biblico a disposizione leggo e m'informo, noto e traggo conclusioni.
La gran parte della stampa è prona al tepistello (cit.) di Rignano, pregno di spasmi per riagguantare il potere, perduto vergognosamente dopo mille giorni a cazzo di governo, seppellito dall'esito referendario.
Il suo Ego smisurato e senza pari dai tempi di Nerone, lo porta ad ordinare scempi istituzionali simili in tutto e per tutto a quelli compiuti dallo Zio nell'era del Puttanesimo.
Il Rigonfio fiorentino sta per esempio per esautorare il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto (o Nell'Orto o Con l'Orto) e di per se questa notizia sarebbe anche buona, visto l'incompetenza. Il motivo di questo licenziamento però lede la libertà d'informazione: Dall'Orto è reo di non aver pulito bene la Rai, trasformandola in una Leccheria alle Balle del
Bomba. Programmi come quelli di Bianca Berlinguer e come Report, che fanno giornalismo vero, andavano chiusi, spenti, distrutti. L'ultima puntata di Report, ad esempio, ha trattato il tema del salvataggio del giornale comico l'Unità da parte di Massimo Pessina, costruttore edile, pare ricompensato con grandi lavori tra cui, guarda un po', il nuovo ospedale spezzino alla cui gara d'appalto ha partecipato da solo (non sembra strano?) applicando all'importo totale solo uno sconto dello zeroequalcosa, inaudito in queste tipologie di gare, in genere oltre il 10%.
E questo è solo un esempio. La macchina leopoldiana, fregandosene di Madie Control C, di scandali alla Consip, di belle etruriane assetate di poltrone, di Poletti comici e fuori luogo più di un rinoceronte dentro una cristalleria, continua le manovre liberticide atte a riposizionare l'Egoriferito sulla tolda di comando. Per finire una volta per tutte in questo paese, mediante una politica ad uso di evasori e potentati, di amici e di malaffare, l'oramai imbelle idea di giustizia sociale.
Nessun commento:
Posta un commento