venerdì 28 ottobre 2016

Raschiatutto


Ho seguito, solo in parte, la prima puntata del riesumato "Rischiatutto" condotto dal malleabile e flaccido Fazio, un neo(nomen omen) Vespa per tutte le stagioni. 
Hanno voluto fare la stessa trasmissione non considerando quanto il tempo voli, come i ritmi televisivi siano cambiati più che la faccia di una botulinica. 
Quello che il grande Mike aveva creato, un evento storico, un collante per occhi affamati di sfide, lo hanno riproposto con le modalità di allora, rivelatosi una soporifera tisana, simile a servire una ciofeca (cit.) in un bar napoletano. 
Spento, smorto, lento come un'opera di Sorrentino (ma quella lentezza a me piace), credo avrà vita difficile; Fazio in versione Mike assomiglia al primo della classe che finge di volerti aiutare in un compito in classe. 
Insomma: una sonnolenta riedizione che invece di rinverdire i fastigi di allora, li ha resi chimere irraggiungibili. 
Ma questa è la Rai di oggi, retta da quel "Campo Con L'orto", coadiuvato dall'adenoica servente il Grullo della terza rete, che sta alla buona tv come Verdini ad una riforma costituzionale (che purtroppo ha fatto davvero!)

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