venerdì 16 settembre 2016

Pensiero fugace


Certo che è strano. 
Sono decenni che è strano. Quindi non è colpa esclusiva di questo governo che, secondo tradizione, ha continuato a marciare sulla strada maestra tracciata dagli avi, in questo sesquipedale e misterioso sentiero.

A volte par di vedere volare questa Araba Fenice italica, questo mitologico dubbio ritornante in menti sane, in coscienze reattive. Appena qualcuno s'azzarda a porre il quesito, scatta un meccanismo collaudato, sviante, addolcente, stordente. E tutto rientra, accompagnato dal classico "forse mi sarò sbagliato."

Arriva l'autunno ed immancabilmente si ripropone il quesito, l'insano, secondo i punti di vista, desiderio di domandare, di eccepire in tal senso. Ricorda, sotto certi aspetti, il periodo del Puttanesimo, quando la compagine guidata da Prodi allora al governo, non fece nulla per contrastare l'enorme conflitto d'interessi del Pervertito. Giravano allora, quasi spaesati, per anfratti e vicoli, persone per bene che, quasi arrossendo, chiedevano a chiunque incontrassero per la via: "Scusi! Ma visto che ora siamo al potere, perché non facciamo una legge, una piccola legge, che argini lo strapotere del Nano?"
I soloni fintamente di sinistra a quel tempo, quasi beffeggiarono gli incauti stolti, a detta loro, additandoli come disinformati, stantii, non al passo con i tempi. Molti di loro si rintanarono nelle loro convinzioni, alcuni si diedero al bere, altri mutarono i loro ideali arrivando, in seguito, ad apprezzare Angelino Alfano e Denis Verdini.

Ricorda, quanto sopra il dilemma ben più macroscopico, quasi abnorme, che investe le cervici oneste di questo paese.
Come ogni anno infatti, di questi tempi, occorre trovare fondi per contrastare il disavanzo economico, la non crescita, al fine di presentare il bilancio dello stato.
Il Bomba dopo aver baggianatamente declamato in ogni dove, la crescita, i conti a posto, la riduzione delle tasse, la crescita occupazionale, si trova, come molti predecessori, a constatare la realtà, al solito sgangherata, della nostra nazione.
Dopo aver tentato l'ennesima questua a Bruxelles e aver ricevuto il giusto "Nein", davanti ai nostri governanti si spalanca il baratro di dover innalzare la percentuale dell'IVA, tradotto la fine di ogni speranza di ripresa.
Servono dunque soldi, tanti soldi. Chi dice sette, chi arriva a dodici miliardi. Dove prenderli?
Ed ecco, sorgiva la domanda.
Visto che, come sembra, si ri-effettueranno tagli e riduzioni di spesa nei ministeri, colpendo conseguentemente anche la sanità, nasce in molti di noi la solita, immarcescibile, obiezione:

Visto che ogni anno pare si evadano 100 miliardi di euro di Irpef e 37 di Iva, perché non andare a prendere i denari nelle tasche di chi, impunemente, non versa il dovuto?

Verrebbe da pensare che nessuno possa farlo, neppure il Bomba. Infatti a volta vien da pensare che, se questi "signori" ora sono al comando, è solo perché sono stati messi lì da coloro che, brigantescamente, rubano alla collettività, dimenticandosi di versare il dovuto. 

Verrebbe da pensarlo. 
Ma dopo un attimo, tutto riscompare, s'annebbia.
Nel silenzio e compiacimento generale, di tutti loro che già ci eccitano, quasi accarezzandoci il capo, con la notizia dell'inizio, lunedì prossimo, del "Grande Fratello Vip"

Questa si che è una notizia!
Sing!      

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