Dai non lo fare!!! Non scrivere niente! Poi dicono che sei fuori dal tempo, che critichi solo per dir qualcosa! Non farlo! Sai bene che ognuno è libero di far quel che vuole!
Dopo aver captato questi consigli di coscienza, fermo restando la libertà personale non invadente le altre, posso dire che vedere entrare nel bar un abitué con il braccio fasciato mi ha creato un mix di inquietudine e curiosità? Un'ustione? Una caduta? No: un tatuaggio! Precisamente una mongolfiera, da 180 euro. Mostrava fiero il trofeo, come un tempo s'esibivano le medaglie appuntate sul petto. E la ragazza del bar, deca-trafitta lo ha accolto con la stessa simpatia con cui salutammo gli americani nel '45.
Continuavo imperterrito nella lettura della Gazza allorché un altro astante, dopo aver confessato di non averne sul corpo, e rimirato con sorpresa quasi fosse Roy Batty ed i suoi replicanti, ha innescato la miccia.
Infatti: "anch'io non ne ho!"
Bulbi oculari spalancati, come le bocche, espressioni attonite ricordanti il viso di Spencer Tracy in "Indovina chi viene a cena?" allorché conobbe il dott. Prentice, fidanzato della figlia.
"Non hai un tatuaggioooo?" quasi come se fossi entrato in una fumeria d'oppio in Thailandia chiedendo un chinotto!
Il problema non è averne o non averne. È farmi sentire strano nella normalità, cazzo! Esci di casa con il braccio fasciato come se avessi un nasello comprato al mercato e mi guardi come se lo strano fossi io? E no! Rigetto tutto quello che sia imposto da qualcuno. Mi stanno sui coglioni non coloro che seguono le mode, bensì quelli che ti credono un extra terrestre se non le segui!
E ho detto tutto!
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