martedì 18 marzo 2014

Appunti di Fiera


1- E poi ci sarà quello che ti presenta la novità annuale ovvero il taglia cipolle con la musica da camera incorporata per certificare le lacrime fuoriuscenti nell'operazione, il venditore di tessuti davanti all'ex Accademia che ti rifila nella gioia a prezzi stracciati, stracci a prezzi esorbitanti, rendendoti felice, e poi i palloncini, le collane di noci e lei, madama Porchetta che è il panettone di S.Giuseppe per tutti noi che stiamo affilando i plantari, pronti ad uscire per sfilare davanti alle 589 bancarelle, indifferenti del fatto che se ne vedessimo solo uno sparuto numero le avremmo viste tutte, visto che ogni dieci si ripetono. E poi lo straniero che si meraviglia della nostra cultura vedendo il Lia, il Camec e quello dei Sigilli stracolmi, ignaro del fatto che solo in questi giorni si possano visitare gratis. Perchè tutto questo è Fiera Time! Buona sbancarellata a tutti! Gulp!

2- Sogno praterie infinite ove correre nitrendo!


3- Liturgicamente ho onorato la fiera nel migliore dei modi. Secondo un antico documento infatti, ritrovato in uno scantinato di Biassa e datato 1898 dal titolo "Se te vè festegiae, sporcate tarpon!" è essenziale macchiarsi per onorare le feste.

Ed allora eccomi al miglior banchetto fieristico, quello dei bomboloni, commovente come le scene dei baci riattaccati dopo la censura da Alfredo e donati a Salvatore in Nuovo Cinema Paradiso! Acquistato quello canonico alla crema, leggermente caldo, l'ho fatto esplodere dalla gioia, sporcandomi in ordine cronologico i baffi, il naso, la camicia, il maglione e leggermente anche il giubbotto! Record da Guiness! E W la Fi...era! Wooooww!

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