1- E poi ci sarà quello che ti presenta la novità annuale ovvero il
taglia cipolle con la musica da camera incorporata per certificare le lacrime
fuoriuscenti nell'operazione, il venditore di tessuti davanti all'ex Accademia
che ti rifila nella gioia a prezzi stracciati, stracci a prezzi esorbitanti,
rendendoti felice, e poi i palloncini, le collane di noci e lei, madama
Porchetta che è il panettone di S.Giuseppe per tutti noi che stiamo affilando i
plantari, pronti ad uscire per sfilare davanti alle 589 bancarelle,
indifferenti del fatto che se ne vedessimo solo uno sparuto numero le avremmo
viste tutte, visto che ogni dieci si ripetono. E poi lo straniero che si
meraviglia della nostra cultura vedendo il Lia, il Camec e quello dei Sigilli
stracolmi, ignaro del fatto che solo in questi giorni si possano visitare
gratis. Perchè tutto questo è Fiera Time! Buona sbancarellata a tutti! Gulp!
2- Sogno praterie infinite ove correre nitrendo!
3- Liturgicamente ho onorato la fiera nel migliore dei modi.
Secondo un antico documento infatti, ritrovato in uno scantinato di Biassa e
datato 1898 dal titolo "Se te vè festegiae, sporcate tarpon!" è
essenziale macchiarsi per onorare le feste.
Ed allora eccomi al miglior banchetto fieristico, quello dei
bomboloni, commovente come le scene dei baci riattaccati dopo la censura da
Alfredo e donati a Salvatore in Nuovo Cinema Paradiso! Acquistato quello
canonico alla crema, leggermente caldo, l'ho fatto esplodere dalla gioia, sporcandomi
in ordine cronologico i baffi, il naso, la camicia, il maglione e leggermente
anche il giubbotto! Record da Guiness! E W la Fi...era! Wooooww!
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