sabato 30 marzo 2013

La gioia del Silenzio


Questa giornata, dedicata al Silenzio, è da sempre la preferita del Triduo Pasquale. 

E' l'interregno, il tempo che si ferma ad ascoltare il Silenzio. 

Dio è morto e questo di per sé è un inaudito e sconvolgente controsenso, che lascia attoniti tutti coloro che riescono a soffermarvici.  

Il Sabato Santo dona un senso di attesa avvolto da un Silenzio assordante, altro controsenso, da un deserto di parole, da un rifiuto verso la ripetitività dei gesti, delle azioni quotidiane, dei riti scaccia sfiga che abitualmente compiamo.

C'è il sentore nell'aria che stia per avvenire un Evento che sconvolgerà le menti ed i cuori di tutti, anche di chi apparentemente non crede.

L'Attesa, grondante di umano dubbio, di tante domande inevase, resta la cosa più gradita, il momento in cui terminati i riti, si pensa e si soppesano le parole, i gesti, il bene non fatto, il bene fatto ma per il proprio ego, il male non scacciato, i pensieri non risolti. 

E si guarda nel cuore la Pietra che chiude l'accesso alla Vita, che ti blocca i sentimenti, che ti toglie il privilegio di gustare la Gioia da sempre a te riservata e che mancandoti, stai tentando di riprodurre nel laboratorio che è il mondo, con esiti scialbi ed insipidi. 

La Pietra blocca e pare chiudere ogni discorso futuro. Tutto sarebbe finito se non vi fosse questo Silenzio strano ed insolito.

Proietto queste sensazioni dentro di me ed ottengo sullo sfondo quello che cerco da sempre di non vedere, non considerare. 

La mia condizione umana in questo giorno è messa in luce dal Silenzio dell'Attesa, che evidenzia la lontananza dal centro della Gioia, che mi illumina i pochi talenti abbandonati e poco usati, che mi esorta a convergere il percorso portando la barra e la rotta verso la Pietra.

Difficile riuscire a cambiare percorso, quasi impossibile rialzarsi.

A meno di futuri e prossimi Eventi eccezionali che questo bellissimo Silenzio pare preannunciare.

Buona Attesa.  

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