domenica 3 dicembre 2023

L'Amaca

 

Il senso del meteo per la neve
DI MICHELE SERRA
Lunedì e martedì nell’Italia nord-occidentale arriveranno nevicate di una certa intensità. Per ragioni inspiegabili, i siti meteo dicono che è in arrivo “Big Snow”, e io vorrei tanto cambiare prima di tutto Paese, poi forse anche secolo. “Grandi nevicate”, o anche “tanta neve”, fa così schifo? Non è abbastanza espressivo, o preciso, o eloquente? E ammesso che l’italiano corrente non ci basti a definire le mirabolanti strategie aziendali (nelle aziende ormai anche cambiare la carta igienica nei cessi si dice toilet papering,così sembra tutta un’altra cosa, fichissima, modernissima), almeno la neve possiamo continuare a chiamarla così?
I patriottismi e i purismi linguistici sono ridicoli, ma altrettanto ridicolo è sparare ogni tre secondi una parola inglese, o piuttosto inglesoide (vedi i patetici “reputescion” e “destinescion” di Santanchè) per sembrare al passo con i tempi, come impiegatini ansiosi di fare bella figura con il manager (se avessimo continuato a chiamarlo capufficio, il mondo sarebbe migliore).
Per capire quanto sia insensato chiamare “Big Snow” una forte nevicata, proviamo a immaginare se un sito meteo in lingua italiana titolasse così: “È in arrivo Grosse Schnee”; “Da domani Grande Neige, o Impresionante Nieve (gli spagnoli esagerano sempre)”. O ancora, in omaggio a chi di neve se ne intende, Bra Snö (svedese), Loistava Lumi (finlandese), Flott Snoe (norvegese). Nel caso ci sia qualche errore o imprecisione, nelle mie spensierate versioni multilingue, sappiate che mi sono servito del traduttore automatico. Lo stesso che invece di scrivere “tanta neve” scrive big snow.

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