giovedì 18 dicembre 2014

Prrrrrrrr!!!


Dieci milioni di persone hanno goduto dell'arte di Roberto Benigni su Rai Uno. Dieci miioni di assetati dì novità, di voglia di volare con mente e soprattutto cuore sulle macerie frutto di un preciso programma di rimbambimento collettivo attuato per oltre un ventennio da una lobby potente, un mix di briganti dediti ad usure e truffe, capitanati da un Ribaldo Puttaniere, spudoratamente arricchitosi sulle nostre spalle. 

Al di là che Benigni abbia raccontato una fiaba, seppur bella, o la sconvolgente Novità dell'entrata di Dio nella storia umana, resta il dato incontrovertibile della necessità di dieci milioni di utenti di librarsi in aria sopra il grigiore del quotidiano intriso di mafie romane e non, Irpef ed affini, alla faccia dei Ballarò (1 e 2), delle squallide D'Urso, del sangue sgorgante dai modellini vespasiani di tarda serata, della necrofilia imperante e dei tronisti del pomeriggio litiganti tra mazze e corna, per i quali forse un giorno grazie ai Benigni silenti attorno a noi, potremmo organizzare un'epica e collettiva pernacchia di liberazione!

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